sabato 30 maggio 2015

Vorrei ascoltarti

di Paolo Brondi

Quando vedo recise
parole alla mente
serrata in freddi pensieri
…..sento la forza
del sentimento che mi spoglia
e ho paura
perché ancora  traspare

mercoledì 27 maggio 2015

Cose gentili

di Marina Zinzani

Le cose gentili non hanno un nome
sono un sorriso che si incrocia fra sconosciuti
qualcuno che cede il passo
l'amico che non chiede.
Le cose gentili
sono ricordi in una scatola antica della memoria
una giornata al mare con i bambini
l'attenzione alla carta che avvolge un regalo
il sorriso del ragazzo al bar.

giovedì 21 maggio 2015

Oltre le parole

Ernesto Treccani
di Marina Zinzani

Oltre le parole
c’è il silenzio
quello di pensieri non detti, trattenuti, inquieti.
Il silenzio di un padre quando la figlia si sposa
la perplessità di una madre che preferisce tacere
la tristezza per qualcuno che sta male e si finge
la rabbia che non uscirà mai, perché non si può.

lunedì 18 maggio 2015

Carezze del tempo

Ernesto Treccani  (26/8/1920 – 27/11/2009)
di Marina Zinzani

Correre sotto la pioggia con una torta in mano
acquistare primule per il balcone
alzare il volume per condividere un brano di musica
leggere una recensione e andare a vedere un film
imparare ad accettare le rughe e qualche sogno infranto
provare a dimenticare i rancori, niente spazio nella mente per certe persone
accettare l’imperfezione, del fisico e dell’anima
abbassare la testa, e dire, provare a dire, qualcosa
camminare con il cuore in pace, innamorato di qualcuno, di qualcosa
mentre il tempo passa
e le rughe diventano carezze del tempo
trasformazione
percorso che ha avuto un senso.

sabato 16 maggio 2015

Una manciata di riso

Gianni e Daria, 2 maggio 2015
(ap) Un sogno vi ha portato a questo giorno. Vi siete incontrati, avete imparato a conoscervi, vi siete presi per mano. Inizia il vostro cammino. La gioia di oggi vi accompagni sempre. Siate felici. Questo giorno speciale possa segnare l’inizio di un lungo viaggio insieme, fatto di complicità, amore e felicità.
Gli auguri per una vita felice non bastano mai. E ciascuno di noi, amici e parenti, vuole dirvi una parola, consegnarvi un augurio, lanciarvi la sua manciata di chicchi di riso.

giovedì 14 maggio 2015

Artisti

di Marina Zinzani

Foglie ingiallite, cadute
segni del tempo
pagine sciupate
echi di parole,  di persone.
Chiudere gli occhi
e sentire quelle voci
come bottiglie
che arrivano dal mare.

martedì 12 maggio 2015

Verità come scelta d'amore

di Laura Bonfigli

Ammesso che possa esistere la verità (in greco "alètheia", ciò che non resta nascosto) e per di più che ce ne sia una “ultima”, ovvero definitiva, come suggerisce il racconto di Paolo Brondi, L’ultima verità, Pagine Letterarie 1/5/15, io credo che, in questo caso, la verità abbia molto a che fare con il tema della scelta.
In tal senso, la vicenda della protagonista del racconto è emblematica: Silvia è una donna bella, autonoma, consapevole di sé, realizzata nel lavoro, ma sul piano sentimentale è divisa tra l'amore per Luca, amico di una vita ed amante sporadico e Gabriele, il porto sicuro, ovvero il progetto di una vita più stabile.

domenica 10 maggio 2015

Se tu fossi qui

(ap) Quando l’amata scivola verso ombre ignote, strappata di forza alla vita, il dolore si mescola alla rabbia e all’impotenza; è difficile che possa attutirlo il suono di dolci parole di consolazione che giungono da lontano.

di Serena Biagini

Respiro affannato..
Dietro la porta socchiusa..
Sento..
Silenzio oscuro rotto da nenie sommesse..

domenica 3 maggio 2015

Lettera di un padre alla figlia che parte

(Angelo Perrone *) “Papà, abbiamo intenzione di sposarci”. È la frase che ogni genitore si aspetta di sentire prima o poi, che ascolta con qualche timore, e con cui deve confrontarsi, facendo i conti con un groviglio di emozioni. La sua bambina è improvvisamente cresciuta, e lui, il genitore, non è più l’unico uomo, o donna, della sua vita, il soggetto principale intorno al quale la vita del figlio ha ruotato per tanto tempo.
Pagine di letteratura, saggi, immagini di vita quotidiana, scene cinematografiche memorabili sono dedicate a questo tema eterno e sempre attuale: il figlio che lascia la casa paterna e comincia una nuova vita. E il padre e la madre, di fronte a quell’annuncio, rivedono, in sequenza, tanti passaggi della vita familiare.
Anche a me è capitato, come a quel genitore, nel film “Il padre della sposa”, di ricordare alcuni momenti trascorsi con te, Daria.
La carrozzina che spingevo nel giardino di Fregene. Le barchette di carta, che fabbricavamo sul tavolo di cucina. I tuffi tra gli scogli, nascondendoci alla vista preoccupata della mamma, alla ricerca di frutti di mare. Le boe distanti dalla spiaggia, che chiamavamo “cavallini bizzosi”. Le favole che ti leggevo prima che prendessi sonno, seduto sul bordo del lettino.
E poi, le confidenze e i turbamenti dell’adolescenza, i dispiaceri, le ansie di fronte alla vita e al tuo futuro.
Il mondo che ti appartiene è cominciato proprio qui, in questa chiesa, dove si sposarono i tuoi genitori, e dove fosti battezzata: quel giorno cadesti in un pianto disperato quando provasti il sale sulle labbra.
Poi il tempo è volato, tra gli studi e le prime esperienze di vita. Ed hai conosciuto Gianni. Tutti noi abbiamo conosciuto questo ragazzo, che abbiamo imparato ad apprezzare ed amare. Una volta hai sottolineato che, incontrando Gianni, era un po’ come ritrovare qualcosa di te stessa, ciò che ti era caro. E non pensavi soltanto all’origine sarda che viene da tuo nonno Mario, mio padre; o semplicemente alle giornate trascorse – da piccola - sulle spiagge della Sardegna, l’isola che è nel cuore di tutti noi.
Pensavi ad altro, e l’ho capito quando ho visto una foto con Gianni sugli scogli vicino a Tempio Pausania: guardavate il mare, lo sguardo di entrambi era intenso, dolce, pieno di speranza. Non è stato necessario molto tempo perché capissimo il motivo di questa tua scelta e perché vedessimo in Gianni ciò che ami e che è davvero importante nei nostri giorni: la condivisione dei valori fondamentali della vita, la semplicità dell’esistenza, il coraggio di vivere, in definitiva l’affinità delle anime. Peccato soltanto, caro Gianni, che insisti ad usare il pc e che non mangi le seadas.
Ti ho accompagnato all’altare, Daria, e con noi c’era simbolicamente anche la tua mamma. La tua mano mi teneva stretto il braccio, poi ci siamo separati. Un distacco al quale mi sono a lungo preparato, prima che salutassi ed abbracciassi Gianni. Ti affido a lui e so che sei in buone mani. Inizia qui, con la scelta di oggi, in questo luogo mistico e solenne, insieme a tanti amici e parenti che hanno voluto condividere questo momento, il tuo nuovo percorso di vita: che ti auguro, vi auguro, felice e sereno.
“C’è un tempo per ogni cosa”, recita l’Ecclesiaste, in una stupenda meditazione poetica sul tempo dell’uomo, il mistero che ne accompagna la sua domanda radicale di senso. “Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il sole.” Ora è il tempo della gioia, da cercare e da riconquistare ogni giorno.
Quanto a me, ho già conquistato la mia felicità in ciò che ti lascio. Non penso alle cose materiali. L’eredità più grande che un genitore possa lasciare ad un figlio è il dono delle radici, e quello delle ali per volare.


* Per il matrimonio di Gianni e Daria, Pisa 2 maggio 2015

venerdì 1 maggio 2015

L’ultima verità

di Paolo Brondi

Arrivò nell’imbrunire e dopo una frugale cena in pizzeria, ancora stanca per il tour americano e i giorni precedenti, si rifugiò nel suo bilocale di Lerici. Fece una doccia al profumo di sandalo e si tuffò a letto. Si assopì per un paio di ore per poi alzarsi all’alba, molto prima che il sole stropicciasse i primi suoi raggi sul mare.

Sulle punte

di Marina Zinzani

Salire sulle punte
provare a fare qualche passo
come una ballerina
ma non farcela.
Essere in bilico
così spesso
troppo spesso