giovedì 3 dicembre 2015

Un capogiro

di Giovanna Vannini

Dobbiamo tenerci stretti. Allontanarsi rende fragili, mette distanza d’animo, vento tra i corpi, freddo nelle mani. Con il buio la stanchezza. La testa macina pensieri dal risveglio prosegue fino al sonno. Inutile provare a fermarne il moto. Assecondare, condividere, starci dentro. Ci appartiene. Un capogiro a cena consumata, un vuoto allo stomaco come se non fosse sazio. Una bevanda che rinfranchi, qualcosa di dolce che coccoli. Da giorni piedi freddi nelle scarpe, occhi meno in colore, meno espressivi. “...e sabato è domani…” dice una canzone del mio tempo. Giornate lunghe di chilometri in macchina, di faccende da evadere per forza. Vorrei ridere, illuminarmi in volto, lasciarmi andare in volo… 

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