mercoledì 20 aprile 2016

Casa Boschi-Di Stefano a Milano: una vita per l'arte

di Marina Zinzani
(Commento di Angelo Perrone)

(ap) La casa dove visse la coppia Boschi – Di Stefano a Milano, donata al Comune e aperta al pubblico dal 2003, non ospita soltanto una straordinaria selezione di opere pittoriche del Novecento italiano, raccolte pazientemente nel corso di un’esistenza intera. E’ un luogo incantato, e magico; ancora abitato dalle passioni che animarono la loro storia, in un intreccio inestricabile tra le ragioni della vita e quelle dell’arte. 
(http://www.fondazioneboschidistefano.it/ws/)

Una giovane. Un incontro. Un uomo che dopo tre giorni le chiede di sposarla. Un’unione felice durata 42 anni. In mezzo tanti, tantissimi quadri. Si potrebbe riassumere in queste parole la storia di Antonio Boschi e Marieda Di Stefano.
Il sottofondo è Milano, abitavano in un appartamento a pochi passi da Corso Buenos Aires. Quella casa si può visitare, ora. E’ diventata una casa museo. Sembra di entrare in un altro tempo. Siamo negli anni Trenta. L’appartamento è arredato con gusto, raffinato, elegante. La volontaria del Fai inizia a parlare, racconta la storia di questi coniugi, spiega che la casa è stata costruita dal famoso architetto Portaluppi e poi, piano piano,  conduce lungo le stanze…
Non ci si aspetta una cosa simile. Le pareti sono interamente, interamente ricoperte di quadri. Più di 200. E non sono gli unici che la coppia ha collezionato. Bisogna lasciarsi andare, farsi contaminare fino in fondo da questo luogo, respirarlo, diventare niente per sentire e percepire, per assorbire ogni vibrazione, mentre colori e forme entrano dentro, stili conosciuti, gioia per gli occhi e la mente, si riesce quasi ad immaginarli i due coniugi, il brio di portare a casa un nuovo quadro, il guardarlo a lungo, l’innamoramento, la passione per un’opera…. Arte e passione, che è passione e incontro di anime. E fra queste anime non ci sono solo loro due, ma chi ha dipinto tutti questi quadri, artisti,  quella miriade di immagini che è il loro respiro,  respiro di Carrà, di De Chirico, di De Pisis, respiro e lascito di una vita… Arte che resta oltre la loro morte, vita eterna, forse.
Sentiamo i loro sussurri in questa casa, tutti loro, tutti  insieme, De Chirico, Carrà, De Pisis… E  lei, Marieda,  che guarda ed ama questi quadri come fossero suoi figli, e lui, Luigi, che li vede diventare sempre più numerosi, bellezza e pensieri, riflessioni, sembra di vedere e di sentire le loro voci, le voci di tutti… La visita termina. Ci vuole un po’ per riprendersi da tanta bellezza. Ci si sofferma, si aspetta a rimettersi nella strada trafficata. Ancora un po’ di attesa, di silenzio. Forse non sono ancora andati via.

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