mercoledì 31 maggio 2017

Nuvole

In bilico, come sul ciglio di un monte

di Paolo Brondi

Dormono le gioie di ieri
Restano  le paure del domani
E mi lasciano qui
Nelle pieghe del tempo
Sotto nuvole fuggenti
Con colore d’arancia

Libri antichi

L’umanità raccontata in quei fogli stropicciati ed ingialliti

di Marina Zinzani

Tengo fra le mani un libro antico, comprato nella bancarella di un mercatino. Il passato è esposto, stropicciato, ingiallito.
Sfoglio questo libro, altre mani l’hanno toccato, si sono appassionate. Sere in altre case misteriose, libro che ha confortato, fatto compagnia, libro dalle pagine stanche ma dalla voce ancora viva.

martedì 30 maggio 2017

Il destino di chiamarsi A

Il fascino nascosto di una lettera dell’alfabeto: cosa racconta?

di Catia Bianchi

Il nome della mia migliore amica inizia con la lettera A. Anche il nome del mio migliore amico inizia con la A. E con la stessa lettera comincia pure il nome di due medici che hanno saputo curare una ferita interiore ed alleviare il dolore che aveva provocato in me un loro collega, che – sarà un caso - non ha un nome con quell’iniziale.

lunedì 29 maggio 2017

La seduzione ambigua

(Modigliani)
Il corpo femminile nell’arte del ‘900: tra sogno e realtà

(ap) Una forma per la seduzione? E’ inevitabile, nelle arti visive, pensare all’immagine femminile come riassunto ineguagliabile del fascino?
Un dilemma antico, talvolta scabroso, affrontato in modi diversi, da personalità di ogni tempo. I grandi artisti del novecento, diversissimi tra loro (Amedeo Modigliani e Jules Breton, Renato Guttuso e Pablo Picasso, Giacomo Manzù e Salvador Dalì, Carlo Carrà e Giorgio De Chirico, Joan Mirò e Gustav Klimt, solo per dire alcuni nomi) hanno offerto una loro personalissima idea della seduzione declinata al femminile.

La luce di una terra

Il Sud, non solo storie di delusioni e affanni: la ribellione che nasce dall’amore per la propria terra diventa metafora di vita

di Mariagrazia Passamano *

Poi improvvisamente arriva la solitudine. Rimangono le notti insonni, il silenzio di questa terra antica ed il ricordo di tanti viaggi dal quale non sono più tornata o per i quali forse non sono mai veramente partita. Il silenzio per chi non lo conosce è destabilizzante e i monti irpini ne regalano a quantità industriale.

domenica 28 maggio 2017

A memoria?

Foto di un’altra stagione, ricordi e rimpianti

di Giovanna Vannini

Ripesco in un cassetto
è andato un poco in giallo il bianco e il nero in grigio
non hanno retto al tempo
alla vita trascorsa
che ad ognuno di noi qualche conto avrà rimesso.

Mercato

Fiumicino (foto ap)
Colori, sapori, il volto della gente

di Marina Zinzani

Vita e colori, nel mercato. La frutta esposta, meloni e pesche e albicocche, cestini di fragole. Verdure raccolte dalla terra, il verde. Donne e borse con le ruote.
Mattina presto e respirare, le bancarelle si compongono, i primi profumi di pesce fritto. Ansia di sapori, risveglio dal torpore, risplende il giorno, per qualche ora.

sabato 27 maggio 2017

Selfie? Sì, grazie

(ap) Il selfie avrebbe contagiato personaggi austeri come il mahatma Gandhi? Forse.
Magari pure lui ne sarebbe rimasto impressionato al punto da cedere alla vanità dell’autoritratto digitale.
Non solo gioco individuale, anche messaggio pubblico. Per diffondere i suoi insegnamenti con mezzi più efficaci.

Conchiglia


Travolgente, quell’amore

Poesia di Valeria Giovannini

Amami. Di notte, contro il muro. Di giorno, tra i marosi che infrangono
il nostro ieri. Amami. Come la risacca impetuosa del mare. Il tuo
cuore è muto, tra le parole. Solo i nostri silenzi ansimanti. I nostri
letti sfatti. I nostri abbracci scroscianti. Come la pioggia. Come le
lacrime. Brucio dentro. Taccio. E brucio.

Aspettavo di fuggire

I volti della malasanità: quando il medico dimentica la sua missione

di Catia Bianchi
(Commento a Tante cure, PL, 26/5/17)

Ho sperimentato sulla mia pelle i gravi effetti collaterali causati dal comportamento poco sensibile di un medico.
"Poco sensibile" è un eufemismo. Se potessi usare altre espressioni senza preoccuparmi di attenuare il carico espressivo di ciò che mi ha fatto provare sarei molto scurrile.

venerdì 26 maggio 2017

Un merlo sul prato

Silenzio e profumo di bellezza, i movimenti che li incrinano

di Paolo Brondi

Un merlo sul prato
Nel primo tepore del mattino
Un merlo morde briciole di pane
Con movenze tenere sul prato
Sento il ticchettio del suo becco
E dona il silenzio spezzato
Rinnovato profumo di bellezza

Tante cure

Medicina tradizionale, formule alternative, suggestioni. Non prescindiamo da una maggiore umanità con il paziente

di Marina Zinzani

Un bambino sta male per un’otite non curata, o meglio curata con l’omeopatia. Ricorda quelle donne che sono morte per gravi malattie, che magari si potevano curare, forse si poteva guarire, ma si sono prese altre strade, medicine alternative o in certi casi l’inesistenza pure di quelle, solo fumo.

giovedì 25 maggio 2017

Un’ombra per nasconderci

Il fantasma del passato impossibile da recuperare, l’ombra dietro cui ci nascondiamo

di Paolo Brondi

Concordammo l’incontro per la sera stessa: l’accordo era di trovarci a Parigi, al cafè de la paix, alle 21. Non l’avevo conosciuta prima: dovevo sentirla per risolvere un problema di lavoro. Seduto ad uno degli eleganti tavoli circolari della terrazza interna del cafè de la paix, non attesi più di 5 minuti l’arrivo della donna.

Cenere

Il ricordo è odore, suono, aspettativa, che può risvegliare il vecchio ardore ormai sopito

di Maria Cristina Capitoni

Una profonda nostalgia
di quella provata per luoghi incantati
come se, dentro di te, io
avessi viaggiato
scoperto, ritrovato
qualcosa di familiare

mercoledì 24 maggio 2017

Angeli, lassù

Le parole che feriscono, quelle che possono dare sollievo

di Marina Zinzani

Eco di parole dure, momento di sgomento e sconforto. Ma le parole si librano in volo ora, vedi, in volo, in volo, e tu viaggi in alto con quelle parole, sanno volare le parole, sai, vanno vicino alle stelle e ti riportano i loro sussurri, nella notte.

Non è poi mancanza

La nostalgia si attenua al pensiero dei momenti felici trascorsi

di Catia Bianchi
(Commento a L’ultimo saluto, PL 23/5/17)

Gli ultimi saluti sono sovente fonte di nostalgia, che poi è il male minore se confrontato con disperazione, angoscia, sgomento. Elaborare un dispiacere spesso è un'impresa difficile, specialmente se si tratta di un addio.

martedì 23 maggio 2017

L’importanza di una foto

Immagini che fermano la storia, e raccontano le emozioni

di Marina Zinzani

Quando Tony Gentile scattò quella foto, non credeva di avere fotografato un pezzo di storia. I due, ripresi in un momento di condivisione serena, sarebbero diventati poco dopo dei simboli, e quella foto avrebbe percorso strade impensabili, prima fra tutte quella dei cuori. La foto con Falcone e Borsellino, sorridenti, a scambiarsi una confidenza forse, è diventata manifesto, qualcosa che parla, suggerisce, accompagna.

L’ultimo saluto

Un incontro emozionante e così fugace

di Giovanni Muzi

Trattenere le lacrime. Per una notte. Nella propria casa. Offrire loro la camera degli ospiti. Il bagno degli ospiti. L’asciugamano degli ospiti. E scoppiare a piangere. Il mattino seguente. Quando ti saluteranno. Per l’ultima volta.

Polvere di luce

La vicina luna, che ci raggiunge nella malinconia

di Paolo Brondi

La luna
nonostante energie solari
la calpestino
sa ancora inargentare
l’umana bellezza
nel suo colore antico
E nella polvere della sua luce
che entra da un finestra
lontana seguo leggendo
le righe del mio cuore

lunedì 22 maggio 2017

L’auto che stupisce

I resti dell’auto blindata in cui morirono i ragazzi della scorta di Giovanni Falcone vengono riportati a Palermo in occasione del 25 anniversario della strage di Capaci

di Marina Zinzani

C’è un’auto che gira per l’Italia. Non è l’ultimo modello di una nota casa automobilistica, di quel tipo che si vede nelle fiere, in alcune feste, guardata con meraviglia da persone che sentono, ahimè, di non potersela permettere.

La paura dietro l’angolo

Sentimento complesso la paura, sgomento e sopravvivenza

di Catia Bianchi
(Commento a Un porto davvero bello, PL, 20/5/17)

La paura, sentimento primitivo assai potente, è una reazione naturale nell’uomo e interviene nelle situazioni in cui non si conosce ciò che si deve affrontare.

La scala di Giacobbe

Pensieri quotidiani di un insegnante

di Marina Zinzani

Io credo che bisognerebbe volare, qualche volta. Salire su per una scala, avete presente la scala di Giacobbe? Ecco, qualcosa di simile. Provi a fare qualche gradino e già ti senti meglio, l’aria è più pulita, e cominci a vedere tutto dall’alto. Bastano pochi gradini, ma fa la differenza.

domenica 21 maggio 2017

Qualcosa che ci scalda

Piccole cose, un istante, per cogliere la felicità

di Paolo Brondi

Il cielo piove se pur c’è il sole
Piove sui tuoi giorni mesti
So che ci sono tante cose
che ti fanno male e tante altre
che ti giungono ma sono lontane
sembrano mai

sabato 20 maggio 2017

Il pappagallo che parlava a sproposito

di Maria Cristina Capitoni
(Commento a Un porto davvero bello, PL, 20/5/17)

Avevo 16 anni quando appresi la notizia tramite una delle troppe battute che, all'indomani dell’arresto di Enzo Tortora, si sprecarono: "Il pappagallo ha parlato!". Quello che maggiormente mi colpì fu vedere gente, che fino ad una settimana prima lo acclamava, parlare di lui in un modo così feroce.

Un porto davvero bello

Ricordando Enzo Tortora: le fragili sorti delle libertà civili

di Marina Zinzani
(Intervento di Angelo Perrone)

L’appuntamento con Portobello rendeva le sere piacevoli, era un momento in cui si sorrideva, quelle cose senza grandi pretese ma che pur nella semplicità diventavano appuntamento familiare.
Non è semplice parlare di Enzo Tortora, che ancora oggi torna nella mente, presenza non dimenticata. Come le parole possono nuocere, come le calunnie possono distruggere, come presunte verità possono diventare verità: il ricordo delle manette di Tortora è qualcosa che disturba, intristisce, sgomenta.

Sorridere, nonostante tutto

L’insegnamento che rimane: la fiducia nell’avvenire

di Catia Bianchi

"La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine”, ne era convinto Giovanni Falcone.

venerdì 19 maggio 2017

Il vascello

Il ritorno alla propria anima, angolo di certezze

di Gianantonio Tassinari

Un vascello avanza
in mezzo alla tempesta
nel mare della mente
per giungere infine
al porto delle certezza
nella terra dell’anima.

giovedì 18 maggio 2017

Cari agli dei

Il 18 maggio 1939 nasceva Giovanni Falcone

di Marina Zinzani

Fiumi d’inchiostro si sono usati per Giovanni Falcone, e migliaia di parole hanno girato, girato, ora per esprimere il dolore, ora per urlare la rabbia, e tante parole poi si sono taciute, in un senso di rassegnazione: è così, le cose stanno così, non c’è niente da fare.

mercoledì 17 maggio 2017

Cartoline

La realtà così mutevole nelle immagini che la ritraggono

di Giovanni Muzi

Colleziono cartoline – Saluti da
dove sono già stato
vanno altri a mandar saluti, ma
i loro.
M’han detto, al ritorno
che i corniciai stanno scomparendo
o piantano tende nel soggiorno
per riempire lo spazio mentendo.

Un caffè, Gretel?

Un incontro fugace, la percezione di una somiglianza,  la dolcezza di uno sguardo

di Paolo Brondi

In occasione di un convegno di criminologia forense a Milano, presi la metropolitana per recarmi in piazza Duomo. Nella metro assai affollata, davanti a me vidi una giovane donna: capelli biondi e fluenti, occhi verdi con pagliuzze dorate. La guardai e all’istante si creò un simpatico gioco di sguardi, ora sfuggenti, ora fissi e continui. Mi sorpresi a sorridere lievemente e lei, ancora più sorpresa, ma con una punta di malizia che le illuminava il viso, rispose al sorriso.

Da qui all'Eternit

Eternit ha la stessa radice di Eternità, la storia senza fine delle morti per amianto

di Marina Zinzani

Ci sono delle cose eterne. Ci sono degli amori, come quelli che iniziano sui banchi di scuola, che fanno percorrere tutta la vita assieme: cinquant’anni, anche di più.
C’è l’eterno rincorrersi delle stagioni, appuntamenti con i colori della natura, con i profumi, con le piogge, con la neve, con gli alberi in fiore della primavera, con la brezza che sale dal mare in estate.

martedì 16 maggio 2017

Come stai?

Il senso del vivere: affidato alla dolcezza di momenti indimenticabili

di Paolo Brondi

E' un tempo il nostro che dissolve se stesso per una logica di accelerazione, di appiattimento e negatività di certezze. La vita ci incalza, proponendoci l’osservanza dei diritti che ha acquisito. Una vita che spesso ci intristisce, conducendoci per mano su sentieri già esplorati e che ci fa parlare suggerendo parole non nostre, rendendoci parlati più che parlanti.

Fiori di Palaia


lunedì 15 maggio 2017

Anghiari: memorie e sapori


Il mito della battaglia e il mistero del dipinto di Leonardo esaltano l’identità del borgo medioevale: oggi luogo di cultura, di ospitalità, di gusto

(ap) Una terra di confine immersa nella valle del Tevere, a cavallo tra la Toscana e l’Umbria, ma con una unità geografica che la rende luogo di naturale scambio di merci, di prodotti e di idee. Questa è la terra di Anghiari, il cui nome, per la prima volta, è citato in una pergamena del 1048 conservata a Città di Castello, anche se le sue origini risalgono all’epoca romana. Un paese che vanta origini antiche, posizionato su un’altura a dominio dell’intera valle sottostante, con pittoresche case in pietra, suggestive piazzette, vicoli tortuosi che sfociano all’improvviso su incantevoli paesaggi.

Un bacio, forse un addio

Dopo quel saluto, tutto cambia nella loro vita: nulla sarà come prima

di Giovanna Vannini

Sabrina avrebbe ripreso la corriera, Ermanno un altro treno alla prossima stazione. Tra loro in poi lettere: di speranze, di racconti frammentati, di notizie da nulla, perché quelle importanti non si scrivono. 
Sabrina avrebbe messo via quell’abito appena uscito dalle mani di sua madre, per indossarlo ancora al ritorno di Ermanno. Ignorava ora, che non ci sarebbe rientrata.