giovedì 20 luglio 2017

Evviva


I simboli degli eccidi di mafia, un’altra forma della memoria collettiva

di Maria Cristina Capitoni
(Commento a Palermo, una memoria italiana, PL, 19/7/17)

Un uomo, Paolo Borsellino, talmente straordinario da riuscire a farsi ricordare, in un paese dalla memoria corta, anche dopo 25 anni.
Ma il tributo più alto è arrivato da chi, ancora dopo tanti anni, dopo averlo disintegrato, dopo aver fatto sparire l'agenda, depistato le indagini, e via discorrendo, comunque non sta tranquillo e sente il bisogno di deturpare un busto eretto a ricordo di quegli eccidi, quasi ne avesse ancora paura. Viva Borsellino.

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