venerdì 21 luglio 2017

Aprire le porte

I sensi di colpa? Il rimedio è comunque uscire dalla solitudine

di Marina Zinzani
(Commento a Il buono che è in noi, PL,  14/7/17)

La solitudine e il raccontare. Queste due parole si accompagnano spesso ad un sentimento poco citato ma così presente: il senso di colpa.
Cresce con l’uomo la percezione di essere in difetto, di avere sbagliato. Si prova fin da piccoli il senso di colpa. Da giovani e da adulti si evolve, in forme subdole e misteriose, in un intreccio in cui è difficile districarsi.
Essere altre persone, subire mutamenti, deludere le aspettative altrui, convivere con difficoltà perché anche il proprio io diventa un giudice: il senso di colpa è sempre lì.
Parlarne serve, quasi sempre, soprattutto se si trova la persona giusta. Poi si scopre che anche l’altra ha i suoi drammi silenziosi, le cose di cui si colpevolizza. Ma il potere della condivisione apre molte porte, fa arrivare aria, dando una nuova prospettiva, nuove possibilità.

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