mercoledì 22 novembre 2017

Il sogno ci porta lontano

di Cristina Podestà 
(Commento a Una tazza di cioccolata, PL, 18/11/17)

E' un racconto sull'onda della nostalgia, bellissimo e tenero. Quasi un sogno lucido. Nella letteratura il sogno è fondamentale: l'appagamento di un desiderio o, come dice Giovanni Pascoli in Myricae, un mezzo utile a guarire dalla malattia della vita. Cosi il fanciullino, che alla luce sogna ricordando cose che nella realtà non vede mai. 
Luca si sveglia stordito, dunque il sogno ha una componente fisica, talvolta come in questo caso è chiaro e decodificabile, altre di difficile chiave interpretativa.
Rosalba o Giovanna? Non importa. Il passato prende il sopravvento, le due donne si sovrappongono ma la sorpresa è la voce della figlia di Giovanna.
Figlia di Luca? Non vuole saperlo ma il sogno lo ha portato lontano, nella dolcezza di un passato che, svanendo col sogno, gli lascia l'amaro in bocca. 
Cosi beve una cioccolata.

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