domenica 12 novembre 2017

Altri padri

Il ’68: più subdoli i soggetti che hanno preso il posto dei padri contestati

di Marina Zinzani
(Commento a “Senza paura, della nostra storia”, PL, 9/11/17)

I padri che mancano, i padri che hanno preso altre sembianze, altri volti. Il ’68, che ha così ridotto la figura del padre, ha creato altre forme di autorità, più subdole, e invisibili. Si creano degli obblighi nella mente, e la ricerca di un’omologazione, tema tanto caro a  Pier Paolo Pasolini, diventa l’obbedire ad input del mercato, per cui diventa un sottile obbligo comprare una data cosa, rispondere alla moda del momento.
I ragazzi crescono anche con questi padri invisibili quindi, assieme a quelli naturali, uno rappresenta l’avere, l’altro, quello vero, cerca di ribadire l’importanza dell’essere.
Divise, confuse, le nuove generazioni vagano alla ricerca di difficili equilibri. La generazione del ’68 ha perso, in quanto se volevano demolire la figura del padre non si erano accorte che c’erano dietro le spalle dieci, cento padri, più influenti, più subdoli, più forti di qualsiasi parola e mano sulla spalla.

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