mercoledì 20 dicembre 2017

L'importanza del dubbio

Il bisticcio tra Vladimir Luxuria e Asia Argento: sempre al centro la questione della violenza sulle donne. E delle loro reazioni di fronte ai soprusi

di Marina Zinzani

La capacità di chiedere scusa non è da tutti. Non è semplice tornare sui propri passi, rivedere cose dette, fatte, pensate, e rivederle con l’inserimento di un dubbio. A volte l’orgoglio non fa soffermarsi, si va avanti come niente fosse, piuttosto che chiedere scusa.
Chiedere scusa è  un’imposizione fatta ai bambini. “Chiedi scusa!” risuona familiare nella propria storia o in quelle vicino a noi. Ma da adulti è raro chiedere scusa, è percorso difficile, coraggioso, quelle decisioni che implicano l’essere disorientati con i propri errori, ammettere un momento di superficialità, un comportamento di cui non si valutavano bene le conseguenze.
Le scuse, perché complete, perché diventino balsamo benefico, si perfezionano con la loro accettazione; la vittima le accetta e guarda oltre, quasi incoraggiata lei stessa nel suo percorso di ricostruzione, in cui c’è una ferita. A volte è una ferita piccola, data da una parola di troppo, da un commento sarcastico, a volte è una ferita più profonda, che non si risolve facilmente. Ma le scuse possono aiutare.
E’ solo una delle tante notizie di cronaca: Luxuria aveva attaccato Asia Argento sulla vicenda Harvey Weinstein. Era sembrata critica sulla denuncia dell’attrice.
Ora Luxuria è tornata sui suoi passi, ed ha chiesto pubblicamente scusa ad Asia Argento, in una lettera aperta in cui manifesta quasi vergogna per quello che aveva detto. E‘ una lettera che fa riflettere, perché in un mondo in cui si urlano tante cose, spesso crudeli, senza pensare all’altro, l’ammettere un proprio errore richiama alla gentilezza, alla comprensione,  e all’importanza del dubbio.
La replica di Asia Argento è arrivata. Scuse accettate. “La vita è un bel libro, voltiamo pagina” ha scritto Asia su Twitter. C’è qualcosa di bello, costruttivo, una piccola rigenerazione in queste due parole: “voltiamo pagina”.

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