lunedì 30 aprile 2018

Margini sconosciuti

La trama della vita  e il suo particolare

Poesia
di Maria Cristina Capitoni

Aggrappati ad un lembo di veste
Controllo presunto o sperato
Ignoriamo il disegno completo
Pedine di un gioco infinito.

Un luogo

(foto M. Zinzani)
I richiami interiori che portano ad amare una terra

di Marina Zinzani

Antico richiamo di una terra lontana
dove c'era il tempo e la gioia
prati verdi ricoperti di margherite
e di rari fiori
e si udiva il canto degli usignoli
luogo nascosto nella mente
ricerca continua, continua.

domenica 29 aprile 2018

Linfa che scorre

Mostra alla Tardini Gallery, Venezia
Il tempo che viviamo e il mondo che osserviamo: gocce di un mare immenso

di Lorenzo Mullon

Desidero ringraziare lo sporco che mi avvolse da principio con un vero abbraccio
il terrore che mi fece risalire sulla battigia
dove ammirai il mare in tempesta senza farmi sfiorare
il cadavere di un uomo lungo la strada
che sembrava uno straccio

Era bella l'Abissina?

La libertà convive con il suo opposto: non dimentichiamone il significato più autentico

di Paolo Brondi

Un tempo, falce e martello, o analoghi strumenti, indicavano visivamente una dipendenza. Quel "mondo rovesciato", di cui Carlo Marx parla nel Capitale, ha così esteso il suo dominio al punto che oggi controlla e condiziona in modo molto articolato la vita del singolo individuo anche quando questi non ne ha coscienza, oppure pensa di essere assolutamente libero da ogni contingente limitazione sociale.

Venti favorevoli

(foto M. Zinzani)
Dai luoghi di mare, lo sguardo verso il futuro

di Marina Zinzani

Si attendono venti favorevoli
per salpare
sarà un bel momento vedrai
ci attendono terre nuove
lussureggianti
con frutti mai visti
profumi mai respirati
la luna si farà più luminosa
per condurci di notte

venerdì 20 aprile 2018

Un tocco così lieve

Poesia
di Paolo Brondi

Da domani il tempo dell’attesa
in attesa di una voce per telefono
di un suono improvviso nella sera
Parlerà, ti parlerà dentro
e tu ascolterai voci che vivono
e vibrano d’incanto

Memoria perduta

Memorie di un santo, di René Magritte
Poesia
di Marina Zinzani

Chi si ricorda
di un momento di vera quiete
di pensieri rarefatti
oblio quasi
si succedono le stagioni
quante spine hanno le rose
quante pozzanghere porta la pioggia

Nuvole

Impero delle luci, di René Magritte
Poesia
di Marina Zinzani

Mi abbandono in questo sentiero
sento la voce dei grilli
il sussurro delle foglie
la vita segreta delle piante
che avvertono i miei passi
sento il cicaleccio della mente
continua la mente a parlare

giovedì 19 aprile 2018

La caduta

Isabella Biagini: il dramma della depressione e della povertà, dopo il successo

di Marina Zinzani

Isabella Biagini è morta, viveva ultimamente in macchina. Altri attori, cantanti, che hanno vissuto momenti di fama, sono stati dimenticati ed hanno vissuto, o vivono, in condizioni disagiate. Hanno vissuto soprattutto la caduta, il fatto che non venissero più chiamati e il successo evaporasse.

I bambini e il sangue

Le violenze che travolgono i più piccoli, e la vita stessa di tutti

di Cristina Podestà 
(Commento a post Nomi che ritornano, PL, 15/4/18)

Le parole nelle poesie giungono al cuore in modo profondo, e provocano sentimenti contrastanti: dalla struggente dolcezza dell'immagine di bimbi, purtroppo adultizzati troppo presto, alla rabbia che ciò accada da sempre, alla perplessità che l'uomo tecnologico non sia riuscito ad evitare guerre e spargimenti di sangue proprio là dove sono creature innocenti a dover pagar pegno.

La vita degli altri

Manca l’entusiasmo, subentra l’abitudine: la convivenza così difficile

di Paolo Brondi

La vita quotidiana ha un tempo misurato dalle convenzioni, dai media, dall’organizzazione del lavoro. Anche il tempo libero è occupato. I giorni precipitano nelle secche dell’abitudine, della routine. Questa routine porta con sé banalità, insignificanza, negazione dell’entusiasmo, della vivacità, della creatività.

Famiglie difficili

Campo di grano con volo di corvi, di V. Van Gogh
I figli e la loro condizione di insicurezza, quando in casa prevalgono i litigi

di Marina Zinzani

L’insicurezza derivata da un padre alcolizzato, da una madre insoddisfatta, da litigi per storie di donne, di gioco, per invadenze altrui, per tutto ciò che ha minato l’armonia familiare: ecco, allora il figlio deve sopravvivere.

lunedì 16 aprile 2018

Parole semplici

Luigi de Filippo e l’amore innato per il teatro

di Giovanna Vannini

Se ne è andato anche Luigi De Filippo. Con Peppino, suo padre, erano considerati "i minori" della dinastia. E' innegabile che la grandezza di Eduardo li abbia offuscati, come sono innegabili e documentati, basta leggere le tante biografie o riascoltare le varie interviste rilasciate, i contrasti che tra loro ci furono.

Il presente così eterno

Cladigger, di Edward Hopper
Un senso di estraneità, l’attrazione verso un altro mondo

Poesia
di Maria Cristina Capitoni

Vivo più di là 
Che di qua
Dormo otto ore al giorno 
La notte 
Quando qui è buio
E di là si accende l’esistenza 

La mezza età

Ritratto di donna, di E. Degas
I cambiamenti nel corpo e nella mente: la stagione della maturità

di Marina Zinzani

La mezza età: non è più chiaro il confine che annuncia un nuovo periodo della vita, fatto di un’idea di ore serali, tardo pomeriggio, momento riflessivo e intenso, a tratti malinconico.
L’idea di un signore che ti ricorda che sei a metà strada, un po’ di più di metà strada, e tu che hai fatto? Come hai vissuto? Non è mica eterna la strada, guarda, la strada si sta accorciando, tu senti un’aria nuova, non sempre così piacevole.

domenica 15 aprile 2018

Parole

Strada romana, nell'agro pontino
Dire e non dire nelle situazioni difficili della vita, come il lavoro o l’amore

di Marina Zinzani
(Commento a Il tempo più lento, PL, 14/4/18)

Ci sono cose che non si dicono e si pensano, il confine lieve dei rapporti umani diventa equilibrio delicato. Le ripercussioni sulla nostra psiche sono tante, il detto, il non detto, il taciuto anche se era meglio dire, l’arrabbiarsi celato da un’espressione cupa e chiuderla lì. Su tutto, i mille linguaggi dell’uomo, i suoi bisogni, le sue rivendicazioni, e le sue ricerche.

Nomi che ritornano

Le favole belle di un netturbino e di due bimbi

Poesia
di Paolo Brondi

Ho ripreso in questa mattina
Di pioggia e poi di sole
Memoria di nomi
Di un tempo che fu
Di Lumicino netturbino
Sempre solo nel giorno
Tra cenci e liquami

sabato 14 aprile 2018

Il tempo più lento

Ila e le ninfe, di J. W. Vaterhouse
Scende la rugiada, il profumo del futuro

(ap) Quando piove dolcemente, l’asfalto rilascia un profumo che odora di rarefatta rugiada. Cadono gocce lievi dal grembo delle nuvole. Fiuti la primavera che avanza a passi lenti e senza impeto, scalzando il buio dell’inverno. E’ allora che torni a respirare a pieni polmoni, libero da qualche peso di troppo, e ti senti più felice. Disponi di più tempo per uscire dal naufragio.

Malinconie della sera

Augusta Sewing before a window, di M. Cassatt
Il giorno ci lascia: con l’avanzare delle ombre, lo smarrimento del vuoto

Poesia
di Marina Zinzani

La penombra della sera porta via i frammenti dell’ultimo sole
la penombra della sera porta ricordi, impressioni
malinconie
perché qualcosa svanisce
e ci si ritrova un po’ più soli.

venerdì 13 aprile 2018

Le favole che mancano

Lo spazio del dubbio e degli interrogativi irrisolti

Poesia
di Paolo Brondi

Se tutto non succedesse così presto
Se con buona volontà sarebbe stato
Tutto un po’ diverso
Non avremmo sospeso le favole

I sogni nel cassetto

Il bar delle Folies Bergère, di Edouard Manet
Il senso di precarietà nella vita di tutti i giorni

di Marina Zinzani

La vita me la vedo passare davanti, mi sfiora veloce, appartiene agli altri, che riempiono bicchieri da bottiglie pregiate e io resto a guardare.

Una buona notizia

Window on the Promenade des Angles, di Raul Dufy
L’atto di condividere qualcosa è capace di arricchire noi stessi

di Marina Zinzani

Una notizia positiva che si condivide con qualcuno: è un atto delicato, leggero, di attenzione, che fa bene all’anima.
Da case un po’ buie, lo sguardo dalla finestra, pioviggina là fuori, il pensiero va ad una cosa sentita, è buona, trovo l’articolo, lo mando a un’amica.

giovedì 12 aprile 2018

Una porta sull'animo umano


I tanti piani dell’esistenza nella poesia di Mario Luzi


di Maria Cristina Capitoni

(Commento a Leggendo Mario Luzi: La sera non è più la tua canzone, PL, 3/3/16)


Mario Luzi, una porta costantemente aperta sul corridoio che collega tutti i piani dell'esistenza. Il suo è un linguaggio mistico.

Spade di luce

Può svolgersi, la vita, entro spazi angusti e difficili

Poesia
di Maria Cristina Capitoni

Esistenza cresciuta in verticale
Deviata entro spazi angusti
Tra un volere e l’altro
Sempre opposti

Mai assecondati


mercoledì 11 aprile 2018

Si soffoca la voce

Alla ricerca delle parole nascoste per esprimere i sentimenti

Poesia
di Paolo Brondi

In questo tempo dove nella gola
Si soffoca la voce
Vorrei trovare il verbo
Che tutto sconvolge

Qualcosa brilla

Paesaggi gardesani di G. Klimt
Poesia
di Marina Zinzani

Una sacca sulle spalle
pesano i sassi dentro
la schiena duole
mi fermo:
fra questi sassi
ora qualcosa brilla.

martedì 10 aprile 2018

Profumate quelle conchiglie

La ricchezza profonda e senza fine dell’amore

Poesia
di Vespina Fortuna

Non dirmi mai ti voglio bene
amore mio
non graffiarmi con la spina d’una rosa
non baciarmi la fronte
e se piango assapora le mie lacrime.

I segni muti

Nascoste e misteriose le mille tracce della nostra storia

di Paolo Brondi

L’arricchimento spirituale si ottiene, oltre che dai libri e dai quadri, anche dalla sapienza. Questa esce per le strade; parla dalle vie, dai crocicchi, dalle porte della città, dalle soglie degli usci.

Fuori moda

Mare in tempesta, di Ivan Aivazovsky
La riconoscenza è sentimento raro, delicato. Importante per non naufragare

di Marina Zinzani

La riconoscenza? Bella cosa, disse l’anziano. Mi ricordo di uno che ho aiutato, e parecchio anche. E quello, appena ha potuto, mi ha voltato le spalle, e niente, neanche un grazie.

mercoledì 4 aprile 2018

Un nipote buono

La solitudine e una presenza amica; la morte di Fabrizio Frizzi ricorda l’importanza della nobiltà d’animo

di Marina Zinzani
(Commento a Il valore civile del rispetto, PL, 3/4/18)

Non essere più abituati alla gentilezza, gratuita, spontanea, non parlare più con il vicino, con il giornalaio, lasciare scorrere i giorni in un silenzio profondo, voci sì, ma vaghe, e non quelle che si cercano.

Tornare nel bosco

Alla ricerca delle proprie radici

Poesia
di Paolo Brondi

Vorrei tornare nel bosco
ad abbracciare tronchi
d’alberi grandi su inciso
or da molti anni il nome

martedì 3 aprile 2018

Il valore civile del rispetto

La reazione commossa della gente alla morte di Fabrizio Frizzi sta a indicare che l’umanità e la gentilezza sono importanti anche nel vivere sociale.

di Angelo Perrone *

Le parole con le quali il sacerdote lo ha ricordato alla veglia funebre nella chiesa degli artisti a Roma esprimevano – almeno questa volta – un sentire diffuso e comune: «salutiamo un amico, uno di noi», è stato detto di Fabrizio Frizzi. La notizia della sua morte improvvisa ha commosso non solo l’ambiente dello spettacolo, ma la gente qualsiasi.

Non sapevi forse

Intrecci di vita, grovigli di sentimenti. Da sciogliere

Poesia
di Maria Cristina Capitoni

Neanche sul letto di morte
ricordi ma’?
Quel letto però
è stato il tuo
non il suo
e lui non ha confessato

Chiocciole

Più forti delle avversità, piccoli annunci di speranza

di Marina Zinzani


Ci sono chiocciole che si incontrano per strada, alcune sono calpestate, morte per il freddo, altre camminano sull'asfalto sconnesso, ma vanno, col loro carico di positività, fino ad arrivare ad un prato verde, pieno di margherite e fili d'erba, loro amici.