giovedì 29 novembre 2018

Lungo la corrente

Foto Flikr
L’importanza delle parole, quelle che fanno bene, e quelle che nella cattiveria fanno tanto male

di Marina Zinzani

Quello che non fanno gli atti lo fanno spesso le parole. Ti ricordi cosa si diceva su quella donna, la vicina di casa? E quel giovane, era timido solamente, nient’altro, ma poi quel nome, quel nome insinuato è diventato per tanti il suo nome.
Ecco, le parole feriscono. Cambiano le persone. Creano squilibri, inquietano animi, sono male che si propaga e contamina.
Le usano i bulli, i violenti, le persone insensibili certe parole. Una storia giapponese raccontava di una ragazza, Setsuko, che le prendeva una ad una, le parole cattive, come fossero oggetti, le raccoglieva da terra o da dove si erano posate, le metteva in un cestino, arrivava sulla riva di un fiume, e lasciava andare il cestino e le parole, che seguissero la corrente, e si allontanassero per sempre.

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