martedì 20 novembre 2018

Il Poliziotto

(Foto ItaliaOra)
Un’amara riflessione sul mestiere di poliziotto

di un addetto ai lavori
Testo inviato da Maria Cristina Capitoni

Un Poliziotto, come tutti gli uomini, è un impasto di santo e di peccatore.
Tra tutti è il più necessario e il meno desiderato.
E’ una creatura senza nome; che chiamiamo Signore,
quando c’è davanti e Bastardo appena volta le spalle.
Il Poliziotto deve essere diplomatico, capace di distinguere tra le persone
e dare a ciascuna l’impressione di essere il vincitore
Ma, se si presenta cortese, è un adulatore! Se non lo è, diventa maleducato!
Se è elegante, è vanitoso! Se è trasandato, è zotico!
Il Poliziotto deve prendere in un secondo decisioni che a un Avvocato richiederebbero un mese.
Ma se si affretta, è negligente! Se va con i piedi di piombo, è pigro!
Il Poliziotto deve essere il primo ad arrivare sul posto di un incidente e deve
saper emettere sentenze infallibili.
Deve esser capace di far ripartire il respiro che si è fermato
e devesaper arrestare un’emorragia.
Deve saper cucire una ferita, o aspettarsi di essere citato in giudizio.
Il Poliziotto deve conoscere ogni arma.Deve saper sparare in corsa, e colpire dove non fa male.
Deve esser in grado di neutralizzare due uomini grossi due volte lui e con la metà dei suoi anni,
senza danneggiare l’uniforme e essere brutale.
Se siete voi a colpirlo per primo, è un vigliacco!
Se è lui a colpirvi, è considerato un violento!
Da un capello deve riuscire a descrivere il delitto e l’arma con cui è stato compiuto.
Deve acciuffare il criminale, o sapere dove si nasconde.
Ma se lo prende, è fortuna!
Se non riesce, è un incapace!
Se il poliziotto è promosso, ha degli appoggi politici!
Se non riesce, è uno che non vale due soldi!
Il Poliziotto deve essere un sacerdote, un assistente sociale,
un diplomatico, un simpatico ragazzo, un gentleman,
e deve essere un Genio
per riuscire a mantenere la famigliacon lo stipendio del
Poliziotto.

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