domenica 30 giugno 2019

Ricordi

Stagioni della vita

di Paolo Brondi

E’ amaro svegliarsi un giorno
E non ricordare di aver avuto
Vent’anni
Non ci sei più
Ora non sarà come prima
Vivrò con il ricordo delle tue parole
E dei nostri attimi
E li  scriverò
Su pagine di stelle

martedì 25 giugno 2019

Frida

Milano
(ap) I “racconti del sabato”: una giornata della settimana, occasione di un racconto. E’ un momento particolare, spesso infarcito soltanto di maggiori impegni, faccende di casa, per una donna. Da trascorrere correndo, con le ore ancora una volta contate, insufficienti.
Un tempo per fare ciò che si è rimandato in attesa di trovare spazio tra le proprie cose, oppure, invece, per dedicarsi a qualcosa di piacevole, divertente; leggere un libro, guardare un film, uscire con amici di vecchia data. Trovare pace e serenità, piccoli piaceri. Accade anche di non fare nulla, guardarsi intorno in casa, fare una passeggiata. In compagnia dei propri pensieri.

sabato 22 giugno 2019

Scampolo per-verso

L’esultanza di rari e fugaci momenti, vita incalzata dal declino

di Bianca Mannu

Se anche questa ha per nome
vita
sento che stringe
nel suo pugno ossuto
la fiacca densità
di cui mi scopro
divenuta
come se altra fossi

Vinile

Inciampi improvvisi, come nei vecchi grammofoni

di Maria Cristina Capitoni

E’ qui che s’incantava la puntina
Ripetendo senza fine
Quella frase spezzata
Sulle note di un basso
Poi l’errore
La fretta di saltare
Veloce fino al finale

La quiete negata

La magia delle prime ore della giornata

di Marina Zinzani

In riva al mare
il passeggio del mattino
i piedi sfiorano l'acqua
l'aria è fresca
arrivano le paste nei bar
i giornali
profumo di caffè

giovedì 20 giugno 2019

Nella pelle

Tutto ciò che assorbiamo, vivendo

di Lorenzo Mullon

Tutto quello che amiamo entra nel corpo
in un accumulo di carezze onde
fiumi scoiattoli
ogni cosa compressa fino a non poterla più vedere
montagne e spiagge inghiottite dalla pelle

Le forme del male

Il male che colpisce a distanza di tempo

di Marina Zinzani

Il suicidio di un ragazzo che era sopravvissuto al Bataclan, un padre che muore di crepacuore dopo aver perduto il figlio e l'ex moglie nella strage di Nizza.

mercoledì 19 giugno 2019

Linfa

Ciò che manca in una relazione affettiva

di Marina Zinzani

Le mancanze di un rapporto
fili annodati alla meglio
quando una storia diventa fatica
tetto che lascia filtrare acqua
qualcosa che se n'è andato.

lunedì 17 giugno 2019

Pubblicità o educazione

L’imbonimento delle menti, piuttosto che la loro formazione nell’educazione

di Paolo Brondi

Le coppie giovani precipitano di frequente nelle secche della noia nonostante l’incessante ricerca di novità. Ricercare “altro” equivale a trascurare il tempo della quotidianità ed a coltivare il miraggio della festa come unica chance di felicità. La quotidianità trascurata trasforma pure il tempo dell’educazione dei figli. Si pensi all’indifferenza verso i pericoli del Nag Factor: l’assillo con cui i bambini tormentano i genitori perché acquistino i prodotti suggeriti dalla pubblicità.

Senza nome

Il tempo che ci allontana dalle ferite

di Maria Cristina Capitoni

È solo una ferita
quella che senti sanguinare
sembra profonda
ma senza più dolore
passerai l’esistenza a cercarla
per darle un nome
senza capire che le sei cresciuto attorno
senza darle amore.

Scacchi

La vita come una scacchiera: i pezzi alla ricerca del loro posto

di Marina Zinzani

Dov'eri?
Il cavallo sulla scacchiera
gioco di scacchi
gioco di scacchi
relazioni
perdersi
nella ricerca continua
quotidiana
di...

sabato 15 giugno 2019

Preghiera

Il ricordo, come preghiera dolente

di Paolo Brondi

Un ciao sussurrato
Il tuo volto imbronciato
“non andar via….
Resta qui”
Preghiera più dolce
Mai ho ascoltato
Per anni l’ho inseguita
Come fonte di vita

Poeti

A contatto con il cielo, per trovare luce, o un semplice appiglio

di Marina Zinzani

Ci si rivolge ai poeti
sul far della sera
si chiede aiuto
si sfogliano pagine
è lì la verità?

venerdì 14 giugno 2019

Il nostro tempo

Sfuma la percezione della realtà. E il suo incantesimo

di Marina Zinzani

Candide mani
candide vesta
erano così le poesie di un tempo
si è perduto tutto
i selfie con i morti si fanno ora
molti like, questo conta
l’800 è lontano
le parole gentili sono rare
e il cammino sembra fra le tenebre

Come un soffio

Lasciarsi andare ai pensieri del giorno

di Maria Cristina Capitoni

Un soffio ed è domani
guardami
e dammi le mani
parla di quello che hai fatto
non perdere il ritmo
è un giorno come un altro
tra poco sarà sonno

Vivere

La brevità della vita: gli attimi che svaniscono

di Marina Zinzani

Quante cose toccavi col pensiero
le accarezzavi
sogni estinti dopo un attimo
è il cammino di tanti
è svanito tutto, svanito tutto.

domenica 9 giugno 2019

Un compleanno

Noa Pothoven: il libro della vita e le sue tante misteriose possibilità

di Marina Zinzani

Noa è morta a 17 anni, si è lasciata morire per non soffrire più, dopo le violenze subite. Chissà se nel libro che componeva la sua vita c’erano altre pagine, impreviste. Chissà se in una di queste pagine che lei non ha voluto, potuto, sfogliare ce n’era una come questa, che raccontava un compleanno, e un nuovo amore. (nota dell’autore)

sabato 8 giugno 2019

La scrittura, come cura della persona

Ali di rondini

Il volo, che riporta ad antichi ricordi

di Paolo Brondi

Sul far del giorno ammiro gabbiani
In singolare volo sull’onda
Del dolce suono del mare
Ed ecco più in là rondini
in liberi voli e tremuli ali
come respiri sognanti
ricordi sottili e struggenti

Oltre il limite

Il suicidio di Noa Pothoven: la lacerazione dell’anima fa perdere l’orientamento

di Maria Cristina Capitoni

Si "impara a vivere" quando le offese subite sono proporzionali alle difese che abbiamo a nostra disposizione. Evidentemente in questo caso, la lacerazione dell'anima, prima di quella del corpo, è stata talmente profonda da non permetterle più a Noa neanche di sentirsi meritevole di un futuro. La profonda solitudine poi, ha fatto il resto; esistono oscurità nelle quali anche il bene più profondo perde l'orientamento.

venerdì 7 giugno 2019

L'enigma della Sfinge

Volontà di sapere: il mito pericoloso della conoscenza “assoluta”

di Paolo Brondi

Celebre, e ancora sorprendente è l’antico enigma della Sfinge: “Qual è l’essere che ha un’unica voce e talvolta ha due piedi, talvolta tre, talvolta quattro, e tanto più è debole quanto più numerosi sono i suoi piedi”? La prima risposta si deve al mitico Edipo: “L’uomo” Una risposta che riapre a un nuovo enigma, ancora più difficile: l’enigmaticità dell’uomo e della sua cultura! Un uomo che passa dall’animalità del quadrupede, alla protesi (il bastone del vecchio), conservando per sempre una sola voce.

Esperienza

La ricerca di umanità e di logica, nella casualità meccanica della vita

di Bianca Mannu
Introduzione dell’autore

Le cose e i corpi tremano, e il pensiero è qualcosa di indefinito, un patimento: un disagio. Sei quasi umana in quanto dolente, ma sei anche elemento chimico: rispondi meccanicamente alle istanze primordiali e alla casualità che si presentano come calore luminoso. Sei un po' vegetale e un po' rettile.

giovedì 6 giugno 2019

La scelta di Noa, vittima di stupri lasciatasi morire per dolore

La storia di Noa Pothoven, che a 17 anni ha scelto il suicidio dopo aver subito tre stupri, indica quanto sia importante “imparare a combattere per la vita” per rompere la tragica identificazione tra sé e il senso di vuoto provocato dalle violenze estreme

(ap*) Il caso di Noa Pothoven, la ragazza di 17 anni che si è lasciata morire dopo anni di sofferenze psichiche seguite agli stupri subìti, scuote non solo l’Olanda. Ha scelto il suicidio assistito in casa, assistita da parenti e medici, perché non sopportava più di vivere a causa della depressione in cui era caduta, soffriva anche di stress post-traumatico e di anoressia.

Dialogo sulle cose scontate

Il successo e la felicità degli altri

di Marina Zinzani

"Hai visto quell'uomo? E' una persona di successo, ha tutto, una bella famiglia, denaro, una grande carriera, invidiabile."
"E' il tuo modo di misurare la felicità, capisco. Ma chi non ha tutte queste cose?"

Lontano

La carta del cielo, in attesa del giorno

di Paolo Brondi

Là, nel fondo della notte
Brillano tremule stelle
E la luna spiana la via
A questo cuore immerso in poesia

mercoledì 5 giugno 2019

Sentirsi proprio soli

Il confronto con la realtà così difficile da interpretare

di Maria Cristina Capitoni

Erano norme incomprensibili
questo è il punto
non obbedivo
e non le capivo
regolavano un mondo
mai visto sino ad allora
mi ritrovai sola
a tradurre il cammino
parola per parola.

martedì 4 giugno 2019

Affrontare la realtà, la lezione politica di Giacomo Leopardi

La lezione di Giacomo Leopardi ha un significato anche politico, utilissimo oggi. Il potere è esercitato senza la consapevolezza dei suoi limiti e, dopo 200 anni, Leopardi insegna ancora a saper fare i conti con la realtà: conoscerne i limiti serve ad apprezzare la bellezza del quotidiano

(ap) Viviamo tempi confusi e non sappiamo orientarci. Vaghiamo spesso senza meta, tra cose brutte e incolori, incapaci di reagire. Non sembrano affatto 200 gli anni trascorsi da quando Giacomo Leopardi scrisse L’infinito. Migliaia di studenti a Recanati, dove il poeta nacque, e in molte piazze, aule di scuola, sono tornate a recitare la somma poesia, e a riflettere sul suo significato oggi.

Simile ad una gemma

La spiaggia di Monti d'Arena a La Maddalena, Sardegna (foto ap)
La fotografia di paesaggio è spesso banale, qui rocce e spiagge formano una cavità che raccoglie una gemma, con la complicità di bagnanti ignari

di Bianca Mannu
(Commento a una foto tratta da Fotografare, un’arte che si confronta con la vita, PL, 6/5/19)

Mi ha attratto questa foto che si riferisce all’isola de La Maddalena in Sardegna, e mi ha fatto pensare. Non c’è nulla di campanilistico – per il mio essere sarda - in questa preferenza. C’è invece l’apprezzamento per come l’icona prodotta si offra come qualcosa di inatteso e insieme conchiuso, bastante a sé stesso.

lunedì 3 giugno 2019

Agata

(Una scheda "madre")
(ap) I “racconti del sabato”: una giornata della settimana, occasione di un racconto. E’ un momento particolare, spesso infarcito soltanto di maggiori impegni, faccende di casa, per una donna. Da trascorrere correndo, con le ore ancora una volta contate, insufficienti.
Un tempo per fare ciò che si è rimandato in attesa di trovare spazio tra le proprie cose, oppure, invece, per dedicarsi a qualcosa di piacevole, divertente; leggere un libro, guardare un film, uscire con amici di vecchia data. Trovare pace e serenità, piccoli piaceri. Accade anche di non fare nulla, guardarsi intorno in casa, fare una passeggiata. In compagnia dei propri pensieri.

A dieta

Dimagrire, dall’ascesi medioevale alla moderna ricerca estetica: nel tempo non è cambiata la convinzione di poter modificare radicalmente il proprio corpo

di Paolo Brondi

Disturbi alimentari psicogeni colpiscono, nelle loro forme di scompenso a livello fisico, soprattutto le donne, ma oggi è altrettanto frequente in individui di entrambi i sessi. Già nel Medioevo, molte donne raggiunsero la santità proprio imponendosi un distacco implacabile e assoluto verso ogni bisogno terreno, compreso quello del cibo necessario alla sopravvivenza.

Un altro mondo

L’invenzione di un’altra realtà

di Marina Zinzani

Inventati un mondo
altri colori
una fata e la sua bacchetta magica
che sappia
trasformare.

sabato 1 giugno 2019

L'attualità del 2 giugno

Il 2 giugno di Libertà e giustizia: "Non passeranno". L'appello alla società civile: "C'è bisogno di tutti".

A un passo dalla depressione

Quel senso irriducibile di stanchezza e malessere: imparare a porvi rimedio

di Paolo Brondi
(Commento a Eliana, PL, 29/5/19)


Sentirsi priva di ogni aiuto fino al ridursi al mutismo del mattino e chissà di quanti altri momenti, manifestando stanchezza, poi tristezza, paura, timore di perdersi nelle tante cose da fare; sparpagliando con rabbia intorno stracci, vedendo in essi lo specchio della propria vita; alimentando forme di “acting-out” (malesseri, vari disturbi psicosomatici): è segno di mal funzionamento di un sistema complesso che non è ancora depressione.

In un palmo

Il mondo racchiuso in una dimensione così piccola

di Maria Cristina Capitoni

Poi d'improvviso così
È strano
il mondo era lì
in un palmo di mano
avevo fatto abbastanza
limando contorni
donando alle forme
una nuova apparenza