venerdì 13 settembre 2019

Poeti

La scrittura dà sollievo al lettore, ma anche i personaggi  trovano conforto nella penna degli scrittori

di Marina Zinzani
(Commento a Lo scrittore, PL, 12/9/19)

Il poeta grida il suo dolore
non c’è nessuno
solo parole opportune dagli altri
non vuole parole opportune il poeta
non le vuole
l’anima non trova pace
nella sua irrequietezza
il tempo gli sembra ostile
la solitudine siderale
anche in mezzo agli altri
le strade sono chiuse
le consolazioni non consolano
il ritiro nella sua soffitta
polverosa e piena di ricordi
con una finestra che dà su un lago
con ninfee e alberi antichi
compagni che arrivano uno ad uno
sottovoce iniziano a parlare
chiude gli occhi il poeta
ci sono altri mondi là fuori, da qualche parte
è un attimo
quanto tempo è passato?
accende la luce
non c’è più nessuno
se ne sono andati i suoi compagni
è rimasto uno scritto
l’hanno suggerito loro, forse
svaniti, non ricorda più le sembianze
solo evanescenza, parole
conforto.

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