“Maschile” e “femminile” a confronto nella normativa
italiana:
diritti della persona, uguaglianza dei cittadini, conflitti
sociali
con l’intervento del dr. Angelo Perrone, giudice presso il Tribunale di Pisa
con l’intervento del dr. Angelo Perrone, giudice presso il Tribunale di Pisa
(ap) Il rapporto tra “maschile” e “femminile” trova il
suo quadro di riferimento normativo nei principi sanciti dalla Carta
Costituzionale del 1948. Essa rappresenta la legge fondamentale e fondativa
dello Stato italiano e del suo ordinamento giuridico moderno.
Nei suoi principi, è rilevabile il risultato culturalmente più
elevato e prestigioso, in Italia, di un percorso politico, filosofico e non
solo giuridico, di lunghissima durata, che ha caratterizzato l’evoluzione delle
società democratiche occidentali, e, attraverso essa, l’intera comunità
internazionale.
La Costituzione contiene disposizioni relative a molti settori
del vivere civile, esprimendo in gran parte un orientamento di tipo
programmatico rispetto all’attività del legislatore ordinario nella disciplina
specifica dei singoli aspetti della vita sociale. Per questo motivo, esso ha
dato origine ad un processo attuativo del testo costituzionale, per mezzo di
singoli interventi, il cui esito non può dirsi tuttora compiuto o
definito.
I principi della dignità umana e dell’eguaglianza tra i
cittadini sono i parametri costituzionali più pertinenti per ricostruire, pur
sommariamente, il significato delle numerose riforme che, nel contesto del
confronto ideale tra “maschile” e “femminile”, e con riferimento soprattutto al
dopoguerra, hanno interessato la normativa civile e penale, con riferimento al
diritto elettorale, al diritto di famiglia, alle fattispecie di reato più
inerenti quel rapporto.
Nel corso della serata sono stati letti alcuni testi,
scelti, tra i tanti, per la loro attinenza al tema trattato:
“La storia di Lù” di Serena Biagini, lettura di Vanessa
Gavioli.
“Memorie di una ragazza per bene” di Simone De Beauvoir,
lettura di Carla Giovannelli
“La cura” di Franco Battiato, lettura di
Giovanna Vannini
“Ti auguro tempo”, poesia Sioux, lettura di
Giovanna Vannini.
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