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sabato 9 luglio 2016

Eraclito, il non senso e i nuovi orizzonti

di Paolo Brondi

Quel che accade nell'attuale panorama politico dimostra che tutti sono rivolti verso un futuro replicante la stessa brama di potere e che solo per proclama ci sia idea del qui e dell'ora, di un presente che conosce, ogni giorno di più, il vertiginoso baratro in cui la società civile e la sua economia è stata condotta.
L'ipocrisia e l'iniquità scorrono più che il fiume eracliteo e il sarcastico risuono dei flutti nasconde l'appello, pur né dimesso né ingenuo, dell'opinione pubblica, che chiede nuove responsabilità verso le conseguenze pratiche degli atti politico-economici e una seria osservanza delle regole democratiche, il superamento di una gestione retorica dell'arco della vita che comprende giovani e vecchi, privati i più di difese organiche e esposti invece al costante miraggio di un regime calciocratico e telecratico. La registrazione del non senso dell'attuale contesto, il suo essere contrastante e labirintico, è certo più facile che costruire nuovi orizzonti, ma intanto il rifiuto, il desiderio di altro, certo è più facile rifiutare un mondo che additare nuovi orizzonti, ma intanto il rifiuto è un primo passo, una presa di posizione morale.

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