di Marina Zinzani
Ragnatela avvolta
dalla brina
mani fredde
il gelo del mattino
ragnatela i pensieri
inquietudini
ragnatela i ricordi
la dolcezza che
avvolge
il dolore che avvolge
silenzioso è il
mattino
nebbia che confonde gli
alberi
il sole che sta
uscendo
ragnatela nei passi
impacciati
ragnatela l’ascoltare
voci
che oscurano la
propria voce
lumaca
i passi della lumaca
fra l’erba
ha piovuto, è uscita
piccole fragile mani
fredde del mattino
un tè
mano lenta che lo
versa
tazza con dei fiori
chiarore e caldo
le labbra scaldate
le mani scaldate
sorso delicato
guardando la finestra
l’albero spoglio
che deve rinascere.
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