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sabato 9 settembre 2017

Altrove

Automat di Edward Hopper
Quel sentirsi straniato, lontano dalle cose e dalle persone, in solitudine

di Marina Zinzani

Le mie mani toccano la tazza calda
è freddo il mondo attorno a me
è sera
è buio
caffè riscaldami
parlami di un posto magico
di piantagioni, di persone
altre persone
che ballano e ridono
che si fanno compagnia
caffè ascoltami
è muto il mio grido
le parole si fermano in gola
nessuno c’è ad ascoltarle
nessuno le vuole ascoltare
caffè caldo
in questa sera fredda
portami in un posto lontano
altrove, altrove
altrove da qualche parte
calda la tazza fra le mie dita
le labbra toccano l’amaro
per addolcire il mio cuore.

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