Firenze, da San Miniato |
Rivedersi a Firenze dopo tanti anni: la memoria di quel che si è stati e di quello che siamo diventati, provando a riconoscersi
di Valeria Giovannini
Gli anni della scuola sembrano non finire mai. La percezione
falsata di avere a disposizione l’infinito. Il giro vorticoso del tempo. Una spirale frenetica che si consuma in un istante. Ritrovarsi
dopo 30 anni. Un’altra me. Rivedo i gesti, il sorriso. Lo stesso sentimento di
vicinanza e di affinità che ci univa.
Lo sguardo indietro, a cercare dove si sia polverizzato
questo tempo. E noi siamo lì. Come se ci fossimo salutate ieri. L’una testimone
dell’altra. A dare un senso al dolore che ci attraversò. E che poco alla volta
abbiamo attraversato. Plasmate dagli anni. E dai luoghi. Dagli incontri. Il
tempo e lo spazio. Le relazioni significative sono eterne. Non è che durino
sempre. Ma hanno l’eternità nell’istante in cui si accendono.
Le relazioni significative sono eterne! E’ vero... non c’è ragione di lamentare un distacco impossibile ai nostri ricordi. E’ bello fuggire la condanna kafkiana per cui “si appartiene soltanto alla voce che viene meno, al luogo che scompare”, tendendo la mano, desiderando che l’altro/a la tenda a te….
RispondiEliminaDa. Paolo Brondi