Il nome di quel “bambino” nato a Betlemme raccoglie significati
diversi, per definire un mistero che rimane complesso
di Cristina Podestà
(Commento a I volti di Gesù, PL, 10/1/18)
Si
nomina con due termini diversi il Dio cristiano. Gesù è appellativo più
familiare e affettuoso, tipico della preghiera dei bambini, delle esclamazioni
popolari. Cristo, l'Unto, il Masiakh (Messia), il Salvatore, e tutti gli altri
nomi con cui nei secoli e nei vari luoghi si è definito il Dio in terra,
rappresenta la salvezza del mondo con la sua "molteplicità
dialettica".
Il termine Gesù ha sempre rappresentato il personaggio che i cristiani riconoscono come colui che è stato inviato da Dio per la realizzazione del Regno dei Cieli mentre il nome di Cristo definisce la natura di Gesù, concentrandosi in particolare sulla sua relazione con Dio.
Il termine Gesù ha sempre rappresentato il personaggio che i cristiani riconoscono come colui che è stato inviato da Dio per la realizzazione del Regno dei Cieli mentre il nome di Cristo definisce la natura di Gesù, concentrandosi in particolare sulla sua relazione con Dio.
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