Scuola di Atene, di Raffaello, Musei Vaticani |
A chi affidiamo i nostri figli? Quegli insegnanti che insidiano gli adolescenti
di Marina Zinzani
“Lui dovrà rispondere di così tanto…” (Fee Fi Fo - The
Cranberries)
Lolita di Vladimir Nabokov non è un brutto
libro, anzi. Entra nelle camere oscure della mente di un adulto, perduto in un
amore per un’adolescente, poco più di una bambina. E’ un romanzo acclamato. E’
un romanzo.
La
vita reale non è un romanzo. La vita reale presenta storie che lasciano una
scia di sconcerto, perplessità, disgusto.
A
chi si affida i propri figli: si affidano a professori, istruttori di nuoto, o
persone che dovrebbero accompagnare i ragazzi in un percorso formativo, anche
piacevole, che riguarda la loro crescita, intellettuale e fisica.
Affidare
significa fidarsi, c’è qualcosa di simile nelle parole, si rassomigliano in
qualche modo. Affidare significa consegnare una persona più debole a una più
forte, un ragazzo o ragazza ad un adulto, affinché apra delle porte verso il
mondo dei grandi, portando l’aria nuova di conoscenze, di possibilità.
Innamorarsi
di una persona adulta, subire la fascinazione di un professore, non è cosa
impossibile, in un’età complicata come l’adolescenza. Ma ci sono i sogni e c’è
la realtà. E’ l’adulto, se questo confine traballa, che deve tenere parallele
le due cose, non farle mai incontrare.
Quando
questo accade, ogni poesia va via. Bisogna andare con la mente a cinque anni
dopo, o forse dieci, venti, trenta. Come vive la donna, o anche l’uomo, che ha
subito da adolescente una storia con un adulto. La ragazzina potrà rapportarsi
serenamente ad un coetaneo, vivendo i primi battiti del cuore, i primi
innamoramenti, dopo avere avuto una storia con un cinquantenne? E che donna
diventerà poi, quando i conti implacabili con la propria coscienza verranno
fatti, e ci si sentirà colpevoli di qualcosa anche se non lo si è, non lo si è
e si è solo vittime.
I
maestri dovrebbero far volare, dovrebbero fare innamorare. Ma dei poeti, degli
scrittori. Perché quelle ali serviranno, nella vita.
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