Il
mestiere di giudice richiede sintonia con le persone, ma anche controllo delle
proprie emozioni
di
Catia Bianchi
(Commento
a Il giudice, e il suo stile, PL, 3/2/18)
Verrebbe da applaudire alla signora Rosemarie Aquilina, guardando il caso che
ha trattato, con tutte quelle ragazze oggetto di molestie. Però, lei non è soltanto
una signora, è un giudice, perciò credo che la partecipazione emotiva che l'ha
sopraffatta non abbia giocato a suo favore.
Nel suo lavoro, come in molte altre professioni, ci vuole empatia. Una risorsa. Quella capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo o nella situazione di un'altra persona. E’ importante ed è anche un ottimo strumento, ma credo che vada fatto in maniera diversa, e non deve portare ad esprimere pubblicamente le proprie emozioni.
Nel suo lavoro, come in molte altre professioni, ci vuole empatia. Una risorsa. Quella capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo o nella situazione di un'altra persona. E’ importante ed è anche un ottimo strumento, ma credo che vada fatto in maniera diversa, e non deve portare ad esprimere pubblicamente le proprie emozioni.
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