I colori
della natura in questa stagione: ciascuno richiama un diverso sentimento
di Giovanna
Vannini
Forse è per via di questa estate prolungata che,
guardandomi intorno, facendomi attraversare gli occhi da questo paesaggio di
campagna, l’inverno sembra ancora lontano. I verdi dominano, si scivolano
addosso l’un l’altro, dando vita a svariate scalature.
Seguono i gialli dai rossi inseguiti. C’è un’alchimia di colori che non posso fare a meno di fermare l’auto e lasciarmi rapire, almeno da quel rettangolo di valle che si mostra al di là del finestrino. Lo prendo in prestito e lo conduco in un pensiero che comincia con “vorrei”.
Seguono i gialli dai rossi inseguiti. C’è un’alchimia di colori che non posso fare a meno di fermare l’auto e lasciarmi rapire, almeno da quel rettangolo di valle che si mostra al di là del finestrino. Lo prendo in prestito e lo conduco in un pensiero che comincia con “vorrei”.
Vorrei che il giallo si facesse speranza, il
rosso rabbia, il verde solidarietà. Giallo, come le fronde degli alberi in
attesa di spogliarsi e di nuovo rinverdire. Rosso, come le foglie delle viti in
riposo ancora attaccate alla pianta in attesa di tornare a dare frutti. Verde,
di quel verde che sempre resta più cupo o più tenue a seconda del raggio di
sole che l’illumina o dell’ombra che l’oscura. Potrebbe andare la pazienza in
rabbia e la rabbia in solidarietà. Mescolarsi, come si mescolano i colori alle
parole. Accendo il motore e piano riparto. Coraggio mondo, ce la possiamo fare.
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