Eco e Narciso (1903), di J.W. Waterhouse |
Uno specchio d’acqua,
la bellezza tradita dalla morte
di Marina Zinzani
Si rimane silenziosi
si vive sottovoce
Eco, ninfa delle
montagne
solo le ultime parole degli
altri
poteva ripetere
Eco e il suo pensiero
Eco, a cui è stata
tolta la voce, l’identità
si diventa così fin da
piccoli
pianta fragile
di fronte a una pianta
grande
che prende tutto il
sole
si vive in penombra
timidezza? facile a
dirsi
essere invisibili,
trasparenti
essere poco agli occhi
degli altri
anche di fronte ad un
compagno poi
la storia è la stessa
qualcun altro decide
sole malato, Narciso
Eco e chi non si è mai
rialzato
il suo scrigno segreto
nascosto in un angolo,
in soffitta
Eco e gli umili
che non hanno voce
quella soffitta è in
alto
un po’ più vicino al
cielo
ma nessuno vede
nel silenzio dei
giorni.
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