Le speranze di un’età ormai
trascorsa
di Maria Cristina Capitoni
Perché quella è l’età
del non finire mai
Senza riguardi e senza
orari
Dentro l’occasione
Sino al fondo
In quella stanza che
divenne il mondo
Per seguire un tempo
che non avvenne
il cui germe
custodisco ancora
Nel più fervido
avamposto della mente.
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