Un lavoro
impegnativo che però non esaurisce
gli interessi di Bianca, giovane donna sola: il desiderio di trovare la felicità, in un tempo di libertà speso solo per sé
di Laura
Maria Di Forti
Bianca ha trentasei anni, non è
sposata, ha una laurea in filosofia che ha riposto nel cassetto e lavora come
segretaria del Direttore del Personale di una grande azienda milanese. Si
sveglia alle sei e trenta, fa colazione con un caffè e due fette biscottate e
di corsa si prepara per uscire. Indossa sempre dei completi pantaloni o dei
sobri abiti eleganti e mai vistosi, si concede collane e bracciali
rigorosamente d’oro o di perle.
Arriva in ufficio prima del Direttore
ed esce sempre dopo di lui. In ufficio incarna la segretaria ideale. Bianca è pronta,
efficace e fedele. Puntuale, rigorosa e assolutamente ligia al dovere.
Possiede una grande capacità di
iniziativa e sa anticipare i bisogni del Direttore senza essere invadente. È
corretta e devota. Non si risparmia e lavora incessantemente. La sera non esce
mai, consuma una cena frugale e va a letto presto. Questo, dal lunedì al
venerdì.
Il sabato tutto cambia. Bianca si alza
alle nove, indossa dei jeans e fa colazione al bar sotto casa con cappuccino e
brioche. Poi, dopo aver ottemperato al compito settimanale di riempire il
frigorifero e la dispensa del necessario per tutta la settimana, passeggia per
il centro della città e contempla le vetrine concedendosi, talvolta, qualche acquisto
ponderato.
Ma la sera è il momento culminante
della settimana, quello tanto atteso su cui Bianca ha fantasticato i giorni
precedenti progettando ogni istante e lasciando che la propria mente si
perdesse, anche solo di tanto in tanto, a vagheggiare ore avventurose.
Bianca allora si trasforma. Da
segretaria modella diventa un’incantevole giovane donna moderna ed esce da casa
stretta in fascianti abiti eleganti, portando vistosi orecchini e tacchi
vertiginosi. Bianca, il sabato sera, è bellissima, altera ed elegante.
Affascinante, seducente e assolutamente priva di senso del dovere.
Esce con la speranza di cambiare la
propria vita, di trasformare le sue grigie giornate in un arcobaleno luminoso
dove perdersi di felicità e di amore. Vorrebbe trovare l’uomo perfetto, o
quantomeno l’uomo che le dipingerà la vita di ogni colore possibile riempendola
di baci e di sorrisi. Bianca è in realtà ingenua, tenera e appassionata.
Romantica, visionaria e assolutamente ottimista.
Finora la vita le ha regalato solo
successi in campo lavorativo ma lei spera di riuscire ad incontrare due occhi
che le sorridono e la guardano con desiderio. Sogna ad occhi aperti il volto di
un uomo che si avvicina e, prendendole la mano, la attira a sé per portarla a
danzare un tango appassionato. Bianca si perde in questi sogni, si abbandona
alla speranza e quasi si smarrisce nel tentativo di dare un senso a ogni sabato
sera. Ride con le amiche, scherza, beve un cocktail, ascolta qualche confidenza
e si guarda attorno scrutando ogni singolo viso. Cerca quello che le cambierà
la vita.
Il sabato sera, per Bianca, è come la
linfa per una pianta e l’intera settimana ha senso ed è sopportabile solo nella
consapevolezza di quel giorno in cui la speranza le riempie il cuore. Bianca
prima o poi incontrerà la sua anima gemella, lei ne ha la certezza ma, per il
momento, continua a interpretare la parte della perfetta segretaria. Severa,
castigata e inflessibile. Ferma, esigente e assolutamente sognatrice. Ma non
ditelo a nessuno.
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