Si parla di fantasia, per lodarne le
virtù nelle arti e nella vita pratica. Infiniti mondi
paralleli, ed anche il reale ha il suo mistero
di Davide
Morelli
Secondo
alcuni la realtà supera sempre l'immaginazione. Quindi per questa scuola di
pensiero è inutile raccontare storie di fantasia. Ma raccontare storie vere
soltanto è limitativo. Inoltre anche le biografie vengono sempre romanzate.
Pure i romanzi neorealistici comprendevano una componente di trasfigurazione.
Non bisogna dimenticare che raccontare significa quasi sempre raccontarsi (Madame Bovary sono io) e che la narrativa è un pantagruelico psicodramma (solo le dittature sudamericane proibivano questa forma di psicoterapia catartica per antonomasia perché ne avevano paura).
Non bisogna dimenticare che raccontare significa quasi sempre raccontarsi (Madame Bovary sono io) e che la narrativa è un pantagruelico psicodramma (solo le dittature sudamericane proibivano questa forma di psicoterapia catartica per antonomasia perché ne avevano paura).
La
scrittura è terapeutica: si pensi solo alla psicosintesi. Non solo ma questa
realtà potrebbe essere una tra le infinite realtà possibili, come pensano i
teorici del multiverso. Potrebbero esistere infiniti universi paralleli.
Esercitare l'immaginazione è perciò fondamentale. In ogni istante della nostra
vita siamo ad un bivio. Nella fantasia esistono addirittura infinite
possibilità di scelta. L'immaginazione con contempla la dicotomia possibile/impossibile;
ha naturalmente dei limiti percettivi e cognitivi, che non permettono di
afferrare l'infinito (ma solo l'indefinito) e il nulla (c'è sempre una alterità
fisiologica tra l'io e il nulla).
L'immaginazione
non contempla la dicotomia probabile/improbabile. Sappiamo bene, grazie
all'ausilio della logica, che ci sono eventi probabili che non si avverano ed
eventi improbabili che si avverano. L'immaginazione non contempla di primo
acchito la dicotomia verosimile/inverosimile. Sappiamo sempre grazie alla
logica che esistono verità inverosimili e bugie credibili. Sappiamo bene quanto
per un poeta ad esempio sia importante la cosiddetta formazione del proprio
immaginario.
Per
i materialisti la vita umana è un segmento. Per i cristiani è una retta che
prosegue all'infinito. Per chi crede all'eterno ritorno è un cerchio. Chi può
sapere quale è la verità? Diamo per ora libero sfogo alla fantasia, ché poi
subentrerà il nostro raziocinio. L'immaginazione utilizzata per scrivere una
poesia o un racconto è connessa anch’essa alla conoscenza. Il pensiero si
esprime tramite parole ma anche tramite immagini. Senza immaginazione non ci
sarebbero rappresentazioni mentali. Senza di esse non saremmo niente.
Dall'incontro tra reale ed immaginario è sempre scaturito il futuribile.
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