Per esempio Milano, durante il coronavirus. Come i tempi della lontana peste?
di
Marina Zinzani
“Si
aspettava qualcosa. Nell’aria si avvertiva una tensione sottile, nessuno
sarebbe stato più al sicuro, fra poco.
A
nulla sarebbero servite le case, i rifugi, la spavalderia di chi diceva di non
temere nulla, guardando con sarcasmo chi appariva impaurito.
Fra
poco sarebbe arrivato il nemico. E ognuno si sarebbe difeso come poteva. Anche
pregando.
Milano,
ai tempi della peste.”
L’uomo
chiuse il libro, e impallidì. La paura degli avi che avevano dovuto affrontare
la peste era presente nella nostra memoria forse, in qualche anfratto, ed ora
sembrava riemergere. Una paura lontana, arcaica, le sensazioni di chi aveva
vissuto qualcosa di terribile che si potevano ora percepire.
“Anche
pregando...” rilesse.
E
continuando a vivere, pensando che se ne sarebbe usciti, che si doveva essere
forti.
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