Jyoti Kumari: a 15 anni attraversa l’India in bicicletta per riportare a casa il padre malato
di Marina Zinzani
Ha
stupito la vicenda di Jyoti Kumari, una ragazza indiana di 15 anni che ha
percorso 1.200 chilometri in bicicletta, con il padre seduto dietro di lei. Lui
era rimasto ferito in un infortunio e, avendo perso il lavoro, non sapeva come
tornare al suo villaggio, a causa anche del fermo dei mezzi pubblici imposto
dal lockdown in India.
Hanno
comprato una bicicletta di seconda mano, e Jyoti ha pedalato, pedalato, per ritornarlo
a casa. E la ragazza ce l’ha fatta, con un amore, una forza e una
determinazione che lasciano davvero stupiti.
Si
pensa ad alcune immagini girate in questi giorni. Alcuni ragazzi della movida,
incuranti dei divieti di assembramento, senza mascherine, decisi a riprendersi
la loro vita e i loro spazi. Un aspetto del lockdown, in cui si rimane
perplessi su ciò che sia il diritto di una persona e il diritto degli altri, il
bene comune, il rispetto, il non essere veicolo di contagio, in questo caso e su
cosa significhi la parola sacrificio.
Sono
tanti gli aspetti del lockdown, e contrapposto al riprendersi i propri spazi e
le proprie abitudini di tanti giovani, a volte senza rispetto alcuno, c’è la
storia di Jyoti. Storia di una condizione di privazione, di povertà, di disagio
inimmaginabile. Ma storia anche di luce, di ricchezza, di coraggio. Luce è
anche il significato del suo nome, guarda caso. Il lamentarsi da una parte per
un aperitivo distanziati, e ben altre tragedie in tante parti del mondo.
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