Pagine

domenica 28 giugno 2020

Meglio una Magnum

Le armi per la difesa personale, la vita un Far West: una corazza per vincere la paura


di Bianca Mannu

Voglio sparare alla mia paura
colpirla al centro con l’acquisto
Una Magnum adesso – pesante ! -
corazza la pelle della mia paura

Il suo grugno vellica duro 
il midollo del mio tremore 
indicando l’impavida decisione dell’impugnatura
che mi chiama allo specchio 
perché io vi guardi – solido –
l’effigie stessa delle mia risolutezza
eretta a cippo della regola forte 
del ferro e del paterno totem
Ora Lei sul comodino veglia  
- risolutamente tetragona e ferrigna –
l’arrivo e la durata (garantiti con l’acquisto) 
del mio sonno regale
Intanto il mio me - incazzato fifone residuale –
allarga nottetempo  agli orecchi i padiglioni
fino a spiccare i bisbigli di finti tarli traditori
e certi passi felpati da bandito
sul prato connivente
Forse il mio presunto amico Fido 
si lascia subornare dalla polpetta 
ammiccante da mano ignota
simile a quella che gli ho negato un giorno intero
per tenerlo vigile e pronto al latrato d’allarme
che squasserà il sonno Rem dei vicini 
per scaraventarli brancicanti 
verso la presa delle loro piccole Berette
Certamente la faccia nera d’un affamato ingordo
(sempre troppo nera o tinta d’empietà fosforescente) 
ha ali enormi e un ventre immenso
nelle notti Rem - scure là fuori e fredde! - 
dei regolari utenti dell’abbraccio di Morfeo
- Chi osa irrompere nella tardo-imperiale sonnolenza
 dei Giusti Cisalpini, Cispadani o figli di Partenos? 
E ora qui - nell’immancabile cilecca
del quesito sospeso e senza ribattuta –
son mani destre, son le sinistre ad artigliare oggetti 
che spennino la notte addormentata
perché sussulti e gridi
in uno scoppiettio da film del Far West
sopra le sfumature di nero e i toni incerti 
dei tratti dei periferici globali 
sui cadaveri muti 
e  sulle coscienze allucinate   
Sarà l’alba a dover guardare stordita
le tracce ingombranti delle sbornie
a sopportare il raccapriccio 
che la lebbra eruttata dal sottosuolo
sulla pelle dell’anima  
strappa
alle sferzate della luce

Nessun commento:

Posta un commento