La bellezza nascosta dell’universo
di Marina Zinzani
Non ho mai voluto
sapere
le storie degli altri
né conoscere i loro segreti
il vagheggiare delle
loro menti
si siede l’anziano e
racconta
un episodio
uno dei tanti che
ricorda
piccole pietre lungo
il percorso
Pollicino e le sue
molliche di pane
il ricordo è casa,
conforto, identità
ma se si abbandona
questo
non rimangono storie
nulla da raccontare
solo sfumature
in fondo è questo che
si ricorda
il piacere dell’alba
dalla terrazza di un albergo
una giornata senza
obblighi, da inventare
e da vivere
l’arrivo su in cima
dopo tanta fatica
cosa c’era in cima
solo un bel panorama
ma è lì
in quel preciso
istante
che ogni cosa ha
assunto una forma dolce
e il cuore non ha
provato dolore
l’assenza di dolore
ha provato armonia
l’armonia delle cose
non c’era niente da
poter raccontare
la magia non si
racconta
si vive
si conserva
aiuta.
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