di Laura Maria Di Forti
Li ho visti una sera tornando a casa,
belli come solo la sconsiderata giovinezza può esserlo
Si tenevano per mano,
avevano il sorriso dei giorni felici
e gli occhi dolci come miele selvatico.
Non cantavano, ma attorno a loro suonavano mille arpe,
l’incedere era danza fluttuante sul palcoscenico della vita
e nel cielo milioni di stelle sembravano aver cura solo di loro.
L’amore.
Sentore di giacinti e di viole odorose,
il rapimento di una notte di primavera
e il calore di due cuori innamorati.
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