di Marina Zinzani
Se le cose fossero andate diversamente, se la ragione di Stato non avesse prevalso, se si fossero oltrepassati i bigottismi e il moralismo dell’epoca, se si fosse considerato l’amore non un capriccio, se si fosse compreso che quel sentimento passa poche volte nella vita, e nessuno, nessuno può interferire, spezzare, distruggere il futuro di due persone che si amano, forse la storia della principessa Margaret e di Peter Townsend sarebbe stata una storia felice.
Il dubbio viene, anzi, sembra quasi certezza, vedendo la loro storia nella serie “The Crown”, su Netflix. Serie che parla della monarchia inglese dai tempi del padre della regina Elisabetta, fino ad arrivare ai giorni nostri. Serie di grande successo, che ha ricevuto molti premi.
La storia di Margaret e di Peter Townsend è tragica. Lui è divorziato, con figli, e il matrimonio di Margaret con un divorziato è impensabile all’epoca. Aspetteranno due anni, fino a quando lei ne avrà 25, due anni in cui verranno separati, per potere realizzare poi il loro sogno. Aspetteranno, in attesa. Un’attesa vana, perché neanche dopo sarà possibile il matrimonio. La regina non concederà il permesso, pur fra dubbi e titubanze. Prevarrà la ragione di Stato.
Margaret si sposerà poi con un altro uomo, ma il matrimonio finirà in un divorzio. Gli eccessi prenderanno il sopravvento. Anche Peter Townsend si sposerà.
La ragione di Stato ha vinto, e la fiaba non si è potuta realizzare. La riflessione che pone questa storia, a suo modo tragica, è quanto possono influenzare gli altri in certe scelte, quanto possono entrare nella vita privata delle persone, delle persone comuni anche, e provocare piccole crepe, fratture, distruzioni.
È la storia di una principessa che ha dovuto rinunciare all’uomo che amava, che non ha avuto il coraggio di abbandonare tutto per restare con lui. È anche la storia delle occasioni mancate, dell’amore che prende altre strade, degli altri che alterano un rapporto. Anche se sono familiari, amici, conoscenti, le loro parole si possono insinuare, e rovinare una storia preziosa.
Quella di Margaret appare una beffa del tempo, considerando che decenni dopo le cose sarebbero state diverse, accettate probabilmente, ma non era il momento giusto. È una fiaba triste, in cui la principessa Margaret appare come vittima di decisioni di altri. E forse della sua mancanza di coraggio, poteva lasciare tutto e sposarlo. È la storia di una vita che non ha potuto essere, che forse non sarebbe stata felice, chi lo sa. Ma sembravano così felici, e questo, vedendo come è finito tutto, è triste da vedere, anche a distanza di decenni.
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