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sabato 13 marzo 2021

Tutti depressi

Perché appassiona la storia di Harry e Meghan


di Marina Zinzani

Ci sarebbero tante cose da dire. Prima di tutto che non seguo la cronaca rosa e le faccende reali, quella è cosa di mia moglie. Ha poche soddisfazioni, si divide fra il lavoro e la casa, e si interessa di Harry e Meghan, della loro fuga negli Stati Uniti come fosse un affare di famiglia. Quando si parla di loro in televisione mi dice “Aspetta, devo sentire!”
Io sorvolo, cosa ci posso fare. Harry e Meghan hanno rilasciato questa intervista ad Oprah Winfrey e tutto il mondo ne parla. Posso capire, con una certa arguzia, che un anno di Covid sfianca chiunque, e non si vede ancora la fine di questa catastrofe che ci è piombata addosso.
Posso capire che, in questo contesto in cui si guarda indietro e si sta male, perché sembra proprio il tempo perduto, forse felice, quello dietro le spalle, e quello presente dà angoscia anche solo per il colpo di tosse di una persona vicino, posso capire, dicevo, che ci si possa appassionare alle vicende di Meghan ed Harry. Almeno questo capita a mia moglie.
Di fatto Meghan si è lamentata per essere discriminata, per non essere stata accettata, che ha toccato una soglia di depressione che le ha fatto desiderare la morte. Parole grosse. Mia moglie guardava l’intervista, assorta, ogni tanto diceva qualcosa di loro, come fosse un’enciclopedia, sì, lo so che sa tutto sui reali inglesi, potrebbe andare ad una trasmissione, portare quella materia, e lei vincerebbe sicuramente il primo premio.
Io continuavo a guardare il mio tablet, leggo ogni tanto qualche quotidiano online, per saperne un po’ di attualità. Ascoltavo molto superficialmente i lamenti di Meghan, pensando anche alla sua bella casa, alla vita di privilegio, quando all’improvviso mia moglie ha scosso la testa. Ha continuato a scuoterla e poi ha iniziato a parlare a bassa voce da sola. 
“Proprio come me, è stata discriminata per la pelle lei, e io chissà perché! Mi sembra di rivivere la storia di tua madre, non mi ha accettato, non le piacevo”.
Io l’ho guardata ed ero senza parole.
“Senza contare che anch’io avevo avuto un po’ di depressione dopo il parto, avevo anch’io dei brutti pensieri e non ho trovato sostegno, tua madre mi guardava come una malata e basta, non pensava che avessi bisogno di aiuto...”
Una vecchia storia. Una mal sopportazione fra suocera e nuora. No, non ci posso credere.

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