di Laura Maria Di Forti
Primavera. Il cielo sereno, l’aria che avvolge con delicatezza il corpo, la luce che invita a passeggiare, ad osservare i rami fioriti degli alberi, sagome non più tristemente abbandonate ad un lento decadimento ma vivi organi di vita, prorompenti di gemme colorate adagiate su foglie verdi, di un verde tenero, quasi commovente per la sua giovane esistenza.
Mi muovo spensierata sotto queste fronde che sanno di nuovo, di bello e incontaminato, mentre il canto degli uccelli si dipana come una melodia d’amore, romantico suono in una città che corre veloce verso i suoi destini.
Sembra quasi che ogni cosa risorga, che il ciclo vitale della vita si riproponga puntualmente rigenerandosi, che non ci sia mai una fine ma, al contrario, che il moto perpetuo del tempo ogni cosa faccia rinascere in un incessante rito di rinnovamento e vita.
Tra tutte le stagioni, la primavera ci dona l’illusione dell’eterna giovinezza.
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