di Liana Monti
Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo … Addio, casa natìa … Addio, casa ancora straniera. Addio.. (Alessandro Manzoni, I promessi sposi)
Un viaggio. Andarsene dal proprio paese verso un luogo sconosciuto. Lasciare la propria casa che non è più un posto sicuro per andare verso una nuova dimora di cui non si sa nulla. La speranza di potere tornare. l’incertezza di poterlo fare. Un percorso per la salvezza, durante la notte.
Rimane solo la possibilità di dare un ultimo saluto al paesaggio tanto caro ed ora illuminato solo dal chiarore della luna. In momenti piacevoli sarebbe stato incantevole da osservare, ma questa fuga segreta fa accrescere la tristezza che lascia spazio solo a timide lacrime.
Sembra di sentire il silenzio di quei momenti di tensione ed angoscia in cui l’unico suono è quello dei remi che lentamente si immergono nell’acqua del lago per portare la barca all’altra riva.
Dopo tanti anni, il brano è ancora molto attuale. Un episodio che, con discrezione e armonia, descrive un evento che può essere accaduto realmente ad ognuno di noi, in un particolare momento della vita.
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