di Marina Zinzani
(“Ma junesse fout le camp” – Françoise Hardy)
Un giorno d’estate
bambini che giocano
i fili d’erba parlano
e parlano i mirtilli fra le mani
e parlano i panni stesi al sole
e parla la giunchiglia fiorita
quanti anni davanti
si è piccoli ancora
tempo infinito, a disposizione
basta un disegno per illuminare il mondo
e una bambola per avere un’amica
e un soldatino per fare la guerra
la viola profuma
e di notte la luna è amica
e il sonno è lungo, profondo
e la mattina ci si alza con il profumo di una torta
e la mamma è in cucina
l’odore del caffè
latte e cioccolato
e le matite colorate
e le favole che non hanno fine
e le formiche operose
e le rondini tornate
e il pane quando si ha fame
e la musica di un vecchio giradischi
album di ricordi
una fata l’ha aperto
è svanita ora
è svanita, svanita
riapro gli occhi
nostalgia, poesia, tristezza, un sorriso
cos’è successo, dov’ero?
Nessun commento:
Posta un commento