di Marina Zinzani
(“Lascia ch’io pianga” – Haendel)
Raccogliere le forze
raccogliere le persone
fare un piccolo fuoco
il cuore
parlare
stupirsi
condividere
lasciare andare qualche lacrima
che il vento porterà via
arriveranno dei sorrisi
inaspettati
sopravvivere a qualcosa
ascoltare una dolce musica
che culla l’anima
viaggiare con la mente
quando il corpo non può farlo
sentire
ed è in quel sentire
che si odono le fate
la loro voce vellutata
si sente l’energia dei fiori che si aprono
dei frutti che cresceranno fra poco
è un tripudio alla vita
alla sua scoperta
nella sensazione
per un attimo beata
che tutto andrà meglio.
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