di Cristina Podestà
(Commento a “Ed è subito sera” di Angelo Perrone)
Il tempo non è mai preciso. Arriva sempre in ritardo a farti capire le cose che hanno valore, a portarti i buoni consigli e a metterti in bocca le parole giuste. Sembra che ti prenda in giro perché tu proprio ci credi che il tempo possa aiutarti a superare problemi, a darti una mano.
Infatti quando sei nei guai speri che passi presto, ti auguri che venga velocemente un altro anno, che giri il calendario; spesso vuoi che il tempo corra, non vedi l’ora di essere più grande, di finire presto gli studi o un lavoro, guardi insistentemente l’orologio sperando che arrivi presto la sera.
Ma quando poi apri gli occhi della consapevolezza, ti accorgi che stai rimpiangendo quel tempo che disprezzavi, che sono volati via con una velocità supersonica proprio quei giorni che ti sembravano eterni, quei momenti di piombo si sono dispersi come fumo nel vento e il tempo ingannatore ti ha lasciato in mano una manciata di polvere.
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