di Cristina Podestà
L’amore è rivoluzionario. Il pianto è rivoluzionario. La gentilezza è rivoluzionaria. Io sono rivoluzionaria quando ti grido che è tutto sbagliato, esagerato, inutile. Quando piove e cerco riparo dentro un cuore rotto, a pezzi. Mentre sogno una vita diversa anche se ho una vita perfetta, e passo le notti sullo scoglio urlando più forte del mare in burrasca.
Ti sento rivoluzionario quando mi accarezzi i capelli e mi chiedi se sto bene, quando mi dici dolci parole e mi garantisci giornate meno ruvide, quando mi chiedi risposte per ciò che è irrisolto in te, quando esponi i tuoi limiti e le tue debolezze in un modo sincero che io apprezzo e amo con tutta me stessa. Quando trafelato torni con le mani piene di rose e spine per donarmi un sorriso, o giochi con la sabbia alzando gli occhi tormentati e sornioni, vestito talora di notte, talvolta di sereno, prigionieri entrambi di un destino in penombra.
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