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venerdì 8 dicembre 2023

Scarpe rosse

di Cristina Podestà 

Volevo essere altrove. Non mi piaceva quell’atmosfera fumosa e grigia, greve e strana. 
Mi ero fidata ma avevo sbagliato. 
Avevo sentito dire tante cose sulla violenza, ma non poteva certo capitare a me. 
Ero una ragazzina scaltra e intelligente, frequentavo ragazzi perbene, i migliori della città, tutti figli di gente titolata. 
Ma quel giorno provavo sensazioni differenti e difficili, non ero a mio agio. 
Sempre sulla porta, dalla quale non mi ero ancora mossa, guardavo l’interno del salone e non mi si confaceva.
Non riuscivo a fare quel passo in avanti, stavo con le mani strette nelle tasche del cappotto, ed ero come bloccata. 
Mi venne incontro, sorridente, il ragazzo che mi aveva portato lì. 
“Forza, entra. Tranquilla è solo fumo di sigaretta.”
No. Non era vero. 
Mi voltai di scatto e corsi quanto il mio cuore e il mio fiato mi consentirono. 
Chiusi il portone di casa mia con un sospiro di sollievo. Ora ero al sicuro. 
Nessuno per me avrebbe messo scarpe rosse l’indomani in piazza. 

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