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domenica 23 febbraio 2025

Stazione

di Marina Zinzani

“Felicità”: Damiano David a Sanremo

Un treno tanto atteso che non è ancora passato. O forse è già passato, e ci si è distratti un attimo. Un treno che è un treno fantasma, non passerà mai. Un treno che è stato annunciato, poi è cambiato l’orario, è in ritardo.
Quel treno dovrebbe portare con sé un dono prezioso, la felicità. Difficile sapere cos’è veramente, un evento fortunato che permane, un incontro che cambia la vita, che la trasforma. Un evento in cui la luce si posa su di noi. Finalmente.
Gli antichi parlavano di invidia degli dei, di felicità da nascondere, perché l’avrebbero portata via. Più realisticamente la felicità sembra un attimo, che poi svanisce. Un treno che è spesso illusione.
Bisognerebbe non aspettare troppo alla stazione. Bisognerebbe non essere dipendenti da quel treno che forse non arriverà mai, e che per questo farà sentire frustrati, di serie B, un po’ sconfitti, disillusi. Soprattutto se ci si confronta con qualcun altro che si reputa più fortunato. 
È la vita che si costruisce che può regalare uno stato d’animo positivo che perdura, che dipende da noi e non da qualche treno che dovrebbe passare. La felicità può essere altro, qualcosa di più semplice, una serenità conquistata nella vita quotidiana, nel benessere ricercato, nell’armonia costruita con chi è attorno.
Tanti anni fa Lucio Dalla scrisse su questo tema una canzone immensa, “Felicità”. Damiano David l’ha cantata a Sanremo, regalando un momento di pura emozione e di poesia.

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