(Angelo Perrone)
Nel cuore del vicolo, dove l'ombra è sovrana,
regnava un'anima forte, con tempra montana.
Lo sguardo affilato, un baluardo di gelo,
nessuno osava sfidare quel fiero modello.
Poi giunse un sussurro, un tocco leggero,
un'apertura d'animo, un dono sincero.
Non forza, non scontro, ma pura essenza,
E quella corazza, forgiata nel tempo,
quel cuore di roccia, che non conosceva stento,
cedette un istante, in un fremito arcano.
La fiera custode si fece la mano.
Un velo si sciolse, un ruggito si spense,
lasciando un respiro di morbide intense.
Da scoglio imponente, a nido sereno,
un'anima nuda, in un gesto più pieno.
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