Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Delitto e castigo: il castigo esistenziale contro la pena giuridica

Immagine
👤 Giudicare gli altri: la condanna che ci avvelena (Valeria Giovannini – RIFLESSIONE) ▪️ « In ogni condanna e in ogni assoluzione che rivolgiamo agli altri c'è un volgare rigurgito di innocenza per noi stessi, guadagnato a poco prezzo. Con la condanna infatti vogliamo soprattutto evitare di vedere noi stessi », scrisse tempo fa Umberto Galimberti. Ogni volta che giudichiamo, ci mettiamo al riparo. Nella nostra zona comfort. Ci sentiamo migliori. Invece, la condanna ci avvelena. Poco per volta. I veri condannati siamo noi. Senza riconoscere nell'altro qualcosa che ci appartiene intimamente. Perché siamo tutto e il contrario di tutto. Eroi e codardi. Assassini e vittime. Onesti e ladri. Santi e dannati. Questione di prospettiva. E di aver vissuto nella pelle di un altro, prima di parlare. Meglio tacere piuttosto che condannare. Piuttosto che assolvere. E lasciarsi attraversare dalla compassione. « Non a te mi sono inchinato, ma mi sono inchinato a tutta la sofferenza umana »: so...

Il brindisi che aiuta

Immagine
Il destino dei grandi romanzi: proviamo a riscoprirne l’attualità di Paolo Brondi La riflessione suggerisce amarezza sulla sorte dei romanzi di sentimento, della musica classica, di autori come Marcel Proust, Robert Musil, Fëdor Michajlovič Dostoevskij, Thomas Mann, ma anche del nostro Giorgio Bassani, visto che oggi la narrativa, le poesie, non entrano fino in fondo nell’anima delle persone, nella loro coscienza, in quanto sono come anestetizzate dalla gran massa delle informazioni che provengono dai media, subissate dalla logica del troppo.

Fuggire dagli inganni

Immagine
Niccolò Machiavelli Politica e menzogna: i fini pratici non giustificano la violazione dei principi di Cristina Podestà  (Commento a Il successo delle menzogne , PL, 23/2/18) Come dice Nietzsche "il primo impulso alla verità nasce dall'esigenza dell'uomo di fuggire dall'inganno." Come non essere d'accordo? Oggi tutto è menzogna! Le foto sui social, i sorrisi tra conoscenti, i cibi di cui ci si nutre. Addirittura si potrebbe reputare necessario un legame tra morale e menzogna qualora, quest'ultima, sia uno strumento di offesa.

Il ballo di San Vito

Immagine
Prevale il vortice delle notizie: la frenesia toglie spazio alla concentrazione e al silenzio. Indispensabili per tornare a leggere con calma di Paolo Brondi Il tempo, seguendo l’antica lezione, si declina, in stagioni, cronologia, una linearità che va sempre nella stessa direzione, nulla accade che non sia accaduto; in opportunità che comprende insieme passato e futuro; in assoluto futuro, il compimento finale di un progetto.

Quando tocca a loro

Immagine
I difficili perché della sofferenza umana, tra fede e poesia di Paolo Brondi Di fronte al dolore non ci si accontenta di spiegazioni razionali, o morali e neppure teologiche: tutte sono inadeguate e finiscono per scoppiare tra le mani. Un problema assai difficoltoso è quello del mettere la straziante sofferenza umana in relazione con l'agire di Dio, o la sua assenza con la presenza del male nel mondo.

Che c’entrano i bambini?

Immagine
Le “umane genti” di fronte al dolore senza risposta di Paolo Brondi Di fronte al dolore, non ci si accontenta di spiegazioni razionali, o morali e neppure teologiche: tutte sono inadeguate e finiscono per scoppiare tra le mani. Chi visita Auschwitz mette in relazione la straziante sofferenza umana e l'agire di Dio constatando la tragica assenza della mano divina.

Corruzione, il destino non ancora segnato

Immagine
La letteratura regala storie di fantasia per raccontare il dolore dei giusti e le nostre speranze: sono carezze per l’anima, fanno riabbracciare i sogni di Mariagrazia Passamano * Alcuni libri sembrano attenderti da sempre, appaiono un  po’ come i grandi insegnanti capaci di leggerti dentro, di sognarti diverso, migliore. Rappresentano quell’incontro che avresti sempre voluto fare, quell’amico che sogni di riabbracciare, quello in grado di dirti sempre le parole giuste, quello che ti va di ascoltare quando tutto sembra perso e rassegnato dentro e fuori di te.

Rubare il fuoco al cielo

Immagine
di Cristina Podestà Viaggiando su Pagine Letterarie, ho trovato una bellissima riflessione sul male e il dolore che colpiscono i bambini innocenti ( La peste, ai nostri giorni, PL, 5/8/16). Giustamente è citato Baudelaire che tratta temi come la morte, il dolore, l'amore o la religione, in senso estremo compiendo un viaggio, simile ed opposto a Dante, nel tentativo di conoscere fino in fondo quell'inferno che è la nostra vita.

La peste, ai nostri giorni

Immagine
di Paolo Brondi (Il nostro male quotidiano, le domande che hanno attraversato i secoli) Di fronte al dolore non ci si accontenta di spiegazioni né razionali, né morali e neppure teologiche: tutte sono inadeguate e finiscono per scoppiare tra le mani. Lo stesso Papa, in visita ad Auschwitz, al pari di Giobbe fin dall’antico, non ha potuto esimersi dal mettere in relazione la straziante sofferenza umana e l’agire di Dio, o la sua assenza dal male nel mondo. Un rapporto estremamente difficoltoso ed esposto alle aporie del ragionamento, come già insegnava Epicuro con le parole “Se Dio vuole togliere il male e non può, è allora impotente e quindi non è il vero Dio.

Talità kumi

Immagine
di Valeria Giovannini (con un commento di Angelo Perrone) Fanciulla, io ti dico alzati da quel torpore della tua vita abbi il coraggio di traversare il fiume dei pensieri sarà la tua salvezza