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Vivere un po' sconnessi da Internet

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La iperconnessione asseconda il bisogno di controllo sulle cose e alimenta l’illusione che tutto, sentimenti e informazioni utili, sia davvero a portata di mano. Ma genera ansia e dipendenza. Perché non pensare ad una «disconnessione felice» scoprendo il gusto di una maggiore libertà? (ap *) Ci svegliamo e come prima cosa controlliamo messaggi, mail, notifiche. Perché non siamo nemmeno andati a letto senza di lui, lo smartphone, lasciato con cura sul comodino accanto alle altre cose personali. Durante la giornata, secondo le statistiche, almeno 150-200 volte lo prendiamo in mano. Spesso senza ragione, nessuno ci ha chiamato, non abbiamo bisogno di nulla.

Le macchine non distinguono il dolore di una madre

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Scrivere sul web? Non conta solo la concisione. Dovremmo coltivare una forma diversa di “brevità” che regali densità di parole, e essenzialità di concetti  di Angelo Perrone  * Non più di 2000-3000 caratteri (spazi inclusi), raccomandano gli esperti del digitale, i maestri della web usability come Jakob Nielsen . Questa, la misura ottimale dei testi da pubblicare on line: brevi, concisi, essenziali. E poi da scrivere secondo regole precise: costruzione a “piramide rovesciata” (prima le conclusioni, poi lo sviluppo del tema, sempre in modo asciutto, si intende) e osservanza di molti accorgimenti.

I veleni del web

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L’anonimato copre nel web l’infamia delle parole di Marina Zinzani Il web e le sue insidie, i veleni portati dalle parole: la giovane donna che ha abbandonato la figlioletta in auto, causandone la morte, è stata ricoperta di insulti, i più impensabili. Si può dire tutto ormai, tanto c'è l'anonimato.

Il diritto all'oblio

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di Marina Zinzani (Commento di Angelo Perrone) (ap) Quando si discorre del diritto all’oblio, a quel diritto – in specie nel web – a preservare la propria intimità se non si ha voglia di condividerla più con altri, o addirittura con degli sconosciuti, si pensa ad una sola dimensione. Quegli altri, che per un momento sono stati partecipi del nostro sentimento più segreto, devono fermarsi al punto giusto, non abusare della confidenza che abbiano concesso loro pur volontariamente, o per in genuinità, o per superficialità, ma usare discrezione e rispetto. Tuttavia affidarsi ad altri, a degli sconosciuti, non ci preserva, è rischioso.

Se il Web uccide

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di Marina Zinzani (Una ragazza suicida per un video hard privato, diffuso per ingenuità e diventato un fenomeno della rete) Si è uccisa una ragazza, a causa di un video apparso sul web che le aveva reso la vita impossibile. L'uomo sa tirare fuori il peggio, ragnatele, scarafaggi, serpenti, è così facile ridere e accanirsi su qualcuno. Foglia volata via, calpestata da scarpe rozze, fango che si è attaccato a questa foglia fragile. E' facile prendersela con le persone in questo modo, il web che invade la vita e la deforma, etichette messe da chi si sente migliore.