(ap)
Stanlio e Ollio, binomio inscindibile di tanti film, interpretavano una
coppia comica dai tratti esilaranti. Erano diversi apparentemente in ogni
aspetto, dal fisico al modo di vestire e di gesticolare.
Stanlio
gironzolava senza meta, piangendo in modo isterico e grattandosi la testa
sconsolato ogni qual volta incontrava delle difficoltà, incapace di affrontare
da solo i più modesti inconvenienti quotidiani.
Ollio,
dal canto suo, gli era sempre accanto, pronto a riparare ai suoi danni;
interveniva con il suo fare un po’ saputello, pacioso e rassicurante nei
confronti dell’amico, e si mostrava bonario. Arrotolava la cravatta, borbottava
compiaciuto all’indirizzo di Ollio qualche romanzina, provava a insegnarli la
strada da percorrere.
Mentre
si rivolgeva all’amico, strizzava quasi l’occhio allo spettatore, cercandone la
complicità, invitandolo ad essere comprensivo di fronte agli inciampi del socio
e ai suoi ritardi.
Entrambi
però alla fine si rivelavano simpaticamente maldestri, capaci solo di
complicare le situazioni nelle quali si cacciavano improvvidamente, e di non
saper trovare una qualche via di uscita.
Con loro, ogni vicenda precipitava nell’ilarità e nella disavventura continua, dando corpo a precipitose fughe dei due campioni dalla scena.
Con loro, ogni vicenda precipitava nell’ilarità e nella disavventura continua, dando corpo a precipitose fughe dei due campioni dalla scena.
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