di
Cristina Podestà
Restare muti ad ascoltare il silenzio che parla ricco di voci lontane è esperienza meravigliosa perché ci fa sentire solo ciò che abbiamo scelto di riascoltare, selezionando le cose migliori, componendo le parole più belle... così si va dolcemente oltre la mestizia e la mediocrità del qui e ora, inebriando l'io con fantasie che arricchiscono "quello spirito guerrier ch’entro mi rugge” (Ugo Foscolo, Alla sera) ma, che alla fine, nonostante corra e si rincorra, non arriva mai.
Restare muti ad ascoltare il silenzio che parla ricco di voci lontane è esperienza meravigliosa perché ci fa sentire solo ciò che abbiamo scelto di riascoltare, selezionando le cose migliori, componendo le parole più belle... così si va dolcemente oltre la mestizia e la mediocrità del qui e ora, inebriando l'io con fantasie che arricchiscono "quello spirito guerrier ch’entro mi rugge” (Ugo Foscolo, Alla sera) ma, che alla fine, nonostante corra e si rincorra, non arriva mai.
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