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sabato 21 maggio 2016

Bullismo e ricerca della bellezza

di Marina Zinzani

Mi hanno deriso. Mi hanno detto parole terribili. Mi hanno fatto piangere. La sopraffazione su un’altra persona comincia presto. Già all'asilo si incontra la legge del più forte, e lì non si è certo preparati a difendersi, non si sa che il mondo oltre le proprie stanze calde è anche questo. Continua anche dopo la sopraffazione, i bambini sanno essere crudeli. Sanno lasciare tracce che sono come chiodi che si conficcano nella carne, e sviano il sangue, il libero fluire del sangue. Sgorgano ferite. In futuro, da adulti, si manifesteranno sotto forma di insicurezze. Si spezzano così presto le ali.
Continua nell’adolescenza la sopraffazione. Il bullismo è diventata una parola nota, di qualcosa che comunque c’è sempre stato. E’ appetibile un essere indifeso, sensibile, diverso, per certe persone. Mi hanno deriso. Mi hanno detto parole terribili. Mi hanno fatto piangere.
Una donna si pettina, guardandosi allo specchio. I capelli rossicci come onde. Il quadro di Dante Gabriel Rossetti, Lady Lilith, incarna l’ideale di bellezza dei Preraffaelliti: fiori, sensualità, quiete. Altri volti oggi, volti scheggiati, rappresentati in specchi dolorosi. Rossetti e le sue atmosfere delicate, porte in cui si entra per annusare profumi esotici, per viaggiare nel tempo e nel mito, bellezza e ricerca della bellezza come cura alle ferite. 

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