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domenica 23 ottobre 2016

Le strade della preghiera

Polittico di Simone Martini, 1320, Museo San Matteo, Pisa (foto ap)
di Marina Zinzani

Se scrivere è come pregare…
Se quel momento di raccoglimento, pausa e percezione di sé, diventa ascolto delle proprie emozioni, delle riflessioni della giornata o degli anni, passati e da divenire.
Se l’ascolto dell’altro è come pregare…
Se quel momento diventa cosa lieta e una  mano delicata si posa sulla spalla, la mano che alza il mento dell’altro e gli estorce un sorriso.
Se la presenza, paziente e amorevole, diventa incontro di anime.
Se proteggersi  è come pregare…
Se chiudere la porta a ciò che è crudele, vuoto, insensato, dispendioso di energie, inutile, avvicina al calore di una fiamma, di un fuoco. Rinchiudersi nella propria casa, anima, per dare amore a noi stessi.
Se sognare è come pregare…
Volare, con la mente, con le cose impossibili che si devono realizzare, con l’impeto perduto o mai avuto, con il contagio delle cose giuste, con la forza delle cose vere, la verità e il sorriso che traspare, dopo innumerevoli cammini.
Anelito di una leggerezza perduta, di una pace dimenticata: strade della preghiera, ritrovare una voce, dentro di sé.

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