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giovedì 23 marzo 2017

Fili d'erba

Il sapore antico di un rifugio di montagna in Garfagnana

(ap) Il rifugio agrituristico “Alpi Apuane”, a due passi dal paese di Careggine in Garfagnana, da poco è gestito dai tre soci (Andrea Elmi, Gianluca Guidi e Marco Raffaelli) della “Maestà della Formica”, l’azienda passata alle cronache per avere il vigneto più alto della Toscana. L’idea fu quella di trapiantare dei ceppi di vitigni del Nord Europa a oltre 1000 metri. Ha funzionato: ora ci sono i primi raccolti.
Il locale era un magazzino comunale, poi è stato completamente ristrutturato, anche con materiali ecosostenibili, diventando una struttura ricettizia (18 posti letto) di qualità, immersa nel verde della vallata, meta di escursioni e gite in montagna. Una sosta anche di poche ore permette la scoperta di eccellenze gastronomiche, tutte provenienti dalla zona.
Difficile scegliere tra la pasta fatta con la farina del molino di Piezza di Gallicano e il latte del monte Altissimo di Molazzana. Ricercati e sorprendenti sono lo sciroppo di fieno, proveniente proprio da Careggine, il composto di pera, mora e liquirizia oppure il neccio in vasetto, dessert a base di farina di castagne con ricotta.
Nel rifugio, si gusta del buon cibo e c’è un’accoglienza familiare che sollecita con allegria la curiosità del visitatore: stupisce l’entusiasmo per la ricerca dei sapori nascosti nei boschi e nei pendii tra alberi e cespugli, la conoscenza delle virtù di tante erbe di montagna. Magie della natura.
Poi nel moderno living, in cui sono esposti una vecchia Singer e una calcolatrice a manovella, l’aperitivo offerto dalla casa ha un gusto particolare mentre un disco in vinile si muove alla grande sul piatto di quel giradischi di altri tempi.

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